San Marino Oggi: Grazie all’aiuto dei sammarinesi, l’Eroe dei due Mondi con la moglie Anita e alcuni garibaldini riuscì a fuggire verso Comacchio / 1849-2014, 165 anni fa lo scampo di Garibaldi sul Titano / Ieri l’anniversario di uno degli episodi più significativi della storia recente
Si tratta di uno storico episodio denso di alcune delle caratteristiche che contraddistinguono l’antica Terra della Libertà dagli altri Paesi: la sua inviolabile sovranità, la capacità diplomatica che le ha permesso di passare indenne attraverso anche gli avvenimenti storici più burrascosi, la sua vocazione all’accoglienza, il senso di rispetto e tutela per chiunque si batta per l’indipendenza. (…)
“Il 31 luglio 1849 Garibaldi, con la moglie Anita e le truppe di garibaldini, in fuga da Roma, diretti verso il Veneto, stretti dalle armi austriache, varcò i confini di San Marino – riporta il sito internet SanMarino.sm -. Iniziò una negoziazione difficile e pericolosa diretta dal Capitano Reggente Domenico Maria Belzoppi con i generali delle truppe imperiali austriache. Una negoziazione che si rivelò un capolavoro di diplomazia, dove i sammarinesi riuscirono a garantire l’incolumità e la fuga di Garibaldi e di sua moglie Anita e della maggior parte dei suoi militari, sfiniti e ridotti a circa 2.000 uomini, dopo averli curati e sfamati, mentre riuscirono a convincere i garibaldini a consegnare le armi agli austriaci, così da scongiurare il pericolo di in un’invasione armata. Così, in quella notte, alcuni sammarinesi fecero strada a Garibaldi aiutandolo a fuggire verso Comacchio con molti dei suoi seguaci reduci dalla sfortunata esperienza della Repubblica Romana”. (…)
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