San Marino Oggi: Mario Venturini (Ap), dopo la lite, annuncia la possibilità di dimettersi come consigliere / L’Aula del Consiglio quasi come un ring / Lite che “proseguirà” in tribunale tra Luigi Mazza e Pedini Amati
SAN MARINO. Uno scontro acceso e dai toni violenti scesi sul personale ha caratterizzato i lavori dell’Aula trasformandola quasi in un ring. Fra Luigi Mazza e Federico Pedini Amati, sono volate parole grosse e accuse reciproche, culminate nella promessa di risolvere la disputa in tribunale. Il tutto inizia quando Mazza, in sede di replica sulla scia del dibattito incentrato sulle dimissioni di Felici, prende la parola. “Sono stato chiamato ‘Ciccio Mazzetta’ – tuona rimproverando il rivale -. Un soprannome che mi è stato dato anni fa per scherzo” in un contesto preciso, ma che ora “mi viene usato contro”. Lo scudocrociato parla poi di Giuseppe Roberti, uno degli indagati dell’inchiesta sul Conto Mazzini: “Ha fatto il bello e il cattivo tempo in questo Paese. Io in 30 anni l’ho incontrato 7 o 8 volte in tutto. Una volta – ricorda – in campagna elettorale mi offrì a titolo personale un contributo di poche migliaia di euro, ma non li accettai”. (…) Pedini Amati accetta la sfida: “Ci vediamo in tribunale, non sopporto più la sua arroganza”, dice. “Lei non è degno di stare in parlamento”. Il socialista descrive poi l’attività delle società immobiliari citate da Mazza: “Una mi coinvolge assieme ai miei fratelli, abbiamo intestato beni di famiglia”, l’altra si chiamava “Prima Casa, ci ho lavorato per otto anni”. (…)