San Marino Oggi: Dopo licenzopoli il pugno duro
“Dopo Licenzopoli il pugno duro”. Lo scrive in una nota la segreteria di Stato all’Industria illustrando la nuova normativa sulle licenze che dà avvio alla “sburocratizzazione”.
Se nel “giugno 2009 – scrivono – si concludeva Licenzopoli, una vicenda giudiziaria ben poco edificante per il nostro Paese” si erano poi levate numerose voci, “comprese quelle di autorità italiane che sottolineavano la necessità di struttura di controllo sul Titano”. Una premessa necessaria, spiegano dal Palazzo Mercuri, per rispondere al Ps che riferendosi alla legge del 2010, aveva parlato di una “riforma che ha causato solo danni”. Per la segreteria “non si sa di preciso a che tipo di danni si riferisca” il Ps, ma “fornisce l’occasione di rinfrescare la memoria dei nostri concittadini” sulla “triste cornice che ha imposto l’adozione della riforma del 2010. C’è forse bisogno di elencare gli scandali, le vicende giudiziarie, la pressione mediatica, il gelo istituzionale con l’Italia degli ultimi cinque anni?”. “C’era – spiegano – la necessità di ripulire l’economia sammarinese da quella parte non sana, che creava distorsioni”. (…)
E agli attacchi del Ps anche sulla nuova disciplina, dalla segreteria spiegano che “il rilascio delle licenze rimane di pertinenza dell’Ufficio industria” ma “da oggi è possibile, attraverso le procedure online, ottenere una licenza immediatamente, senza dover girare per diversi uffici a consegnare moduli. Questa non è sburocratizzazione?”.
