Nella Repubblica di San Marino stanno emergendo sospetti su sospetti circa il rilascio di passaporti diplomatici, fra l’altro senza alcun beneficio per i cittadini sammarinesi dato che, quando si trovano all’estero, devono far capo alle rappresentanze consolari e diplomatiche italiane.
Passaporti diplomatici sul cui rilascio hanno speso parole tremende gli inquirenti della indagine Conto Mazzini (con una ‘specie di perquisizione‘ a Palazzo Begni).
In proposito significativo quanto scritto ieri da Antonio Fabbri di L’informazione di San Marino. Oggi ha aggiunto ancora particolari di una gravità assoluta.
(…) Tutte vicende che potrebbero apparire
lontane dal contesto sammarinese,
ma se si pensa che, tra
le accuse mosse nella tangentopoli
nostrana, viene rilevato uno
stretto collegamento tra la contestata
associazione a delinquere
sammarinese e personaggi come
Phua e Stathis, che movimentavano
denari e affari dall’altra parte
del mondo, si comprende come in
questo quadro San Marino debba
riflettere sui collegamenti e le
ragioni di nomine diplomatiche
tanto strane, inopportune e anomale
quanto, tuttavia, frequenti.
Inoltre, secondo la ricostruzione
dei flussi di denaro già nota,
emerge che i denari provenienti
dalle non chiare attività di questi
soggetti, fornivano, stando alle
accuse, l’approvvigionamento
liquido alla associazione a delinquere
sulla quale si sta indagando
a San Marino.
Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino, autore, fra l’altro, di Hanno
arrestato Podeschi!,
Hanno
arrestato Podeschi 2, Anche
Stolfi in galera.