Il movimento Rete sulla bocciatura delle istanze su aborto e matrimonio gay.
Una maggioranza miope, un dibattito consiliare indegno di un paese democratico, che ha riportato San Marino indietro di cinquecento anni. Interventi che, lungi dall’essere la difesa di ideologie anacronistiche, sono stati per lo più la conferma della sottomissione di una parte politica, la DC, al suo protettore/procacciatore di elettori prediletto: la diocesi. Con buona pace del PSD, che in teoria dovrebbe essere il partito difensore dei diritti umani e civili e che invece, ancora una volta, non ha perso occasione per sottomettersi al volere del suo padrone. Su un’istanza che, tra l’altro, è stata depositata da un membro della sua Segreteria.
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