La vicenda Re Nero, cominciata ai primi di gennaio del 2008, ha segnato l’inizio della fine del sistema bancario e finanziario della Repubblica di San Marino che era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.
Ieri pomeriggio, fra i tanti indagati della prima ora, e quelli per i quali era stato richiesto il rinvio a giudizio, secondo quanto si legge su Corriere Romagna, “a giudizio con l’accusa di associazione
a delinquere finalizzata
al riciclaggio e riciclaggio
transnazionale, sono finiti:
Stefano Ercolani presidente di
Asset,
Barbara Tabarrini direttore
Asset,
Vincenzo Dell’Aquila
presidente Bccr,
Arnaldo
Corbara vice presidente
socio fondatore di Bccr e proprietario
di Mareco Plastic,
Stefano Venturini cda Bccr e
consigliere nel cda di Asset,
Valerio Abbondanza socio fondatore
di Bccr imprenditore
cesenate e socio di Asset,
Stefano
Galvani socio di Asset,
Libero
Montesi commercialista
forlivese e componente del collegio
sindacale di Bccr,
Silvana
Amadori,
Alessandra ed Elena
Lombardini, vedova e figlia
di Athos, imprenditore
della moda di Savignano,
Tonino
Castellani (vicepresidente
di Asset),
Maria Pia Tura vice
direttore di Asset,
Andrea
Ercolani dipendente di Asset,
Morris Celli direttore di filiale
Asset.
A processo con l’accusa
di riciclaggio, senza l’a s s o c i azione
a delinquere:
Corrado
Albini consigliere;
Cristian
Cicchetti,
Daniele Santarossa
e Alessandro Cervesato, sammarinesi,
dipendenti di Asset.
Molti dei reati a loro contestati
sono o prescritti o derubricati“
Leggi, in proposito, il comunicato stampa di Asset Banca