San Marino. Referendum bocciati: calata la scure su processo democratico diretto, Civico10

San Marino. Referendum  bocciati: calata la scure su processo democratico diretto, Civico10

‘La politica trovi urgentemente lo spazio per chiarire un passaggio che
rischia di scoraggiare la costituzione di nuovi comitati promotori,
quindi di limitare la principale forma di democrazia diretta nella più
antica Repubblica del mondo’.

Comprendiamo perfettamente lo sconcerto dei promotori dei quesiti referendari bocciati per irricevibilità delle firme.

Firme
che, nonostante siano state raccolte da pubblici notai, per il Collegio
Garante risultano non valide a norma di legge. Una puntigliosità,
leggendo le motivazioni, a tratti apparentemente “machiavellica”, che ha
fatto calare una scure su un processo democratico diretto come quello
referendario.
E’ bene ricordare che il testo di legge in vigore sui
referendum prevede determinati obblighi da parte del comitato promotore,
ma in nessuno di questi vengono indicate chiaramente le modalità di
sottoscrizione delle firme, lasciando al notaio, Pubblico Ufficiale, il
compito di legalizzare le firme dopo aver identificato il firmatario. Il
Collegio Garante – in questi casi – “verifica il NUMERO dei firmatari,
il possesso dei REQUISITI previsti dalla presente legge per i firmatari
stessi e la loro ISCRIZIONE alle liste elettorali.”

La
più recente legge 73/2014 sull’ordinamento del notariato, prevede invece
una serie di contenuti specifici che il notaio deve rispettare per
l’autenticazione di firma nelle scritture private.

Leggi il comunicato Civico10

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