Che la Repubblica di San Marino sia stata utilizzata nel movimento di soldi relativi allo scandalo Finmeccanica pare assodato dalle dichiarazioni dei pentiti Tommaso
Di Lernia, Marco
Iannilli e Lorenzo Cola.
“È stato Cola a indicare
in Lorenzo Borgogni, responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica, «colui che conferì a Manlio Fiore il sistema delle sovrafatturazioni». “. Dallo stesso Cola si apprese, fra l’altro, che “i manager Lorenzo Borgogni e Luigi Martini, l’ex presidente di Enav, hanno
milioni di euro in Svizzera, gestiti da un unico fiduciario“.
In queste ultime ore è l’indagine in Svizzera ad aggiungere particolari alla vicenda. Si apprende, fra l’altro, che a parlare è lo stesso Borgogni ed in termini esplosivi: «l’ascesa di Giuseppe Orsi da amministratore delegato di Agusta a capo di
tutta Finmeccanica, è avvenuta grazie al pagamento di una tangente di 10 milioni
alla Lega Nord e a Comunione e Liberazione».
A San Marino finora la vicenda Enav-Finmeccanica è parsa essere tutta confinata alla galassia Bcs, ruotante appunto attorno alla Banca Commerciale
Sammarinese – l’istituto di San Marino sotto commissariamento,
passato poi ad Asset Banca – e
tornato recentemente nell’interesse dei media, per le accuse degli ex membri del Consiglio di
Amministrazione Alberto D’Amico e Massimo Franceschetto, verso il presidente
Emilio Della Balda e i consiglieri Giuseppe
Roberti, Gian
Luca Bruscoli, Nicola Alberani e Germano
De Biagi per il prestito di 4 milioni a favore del
titolare della Finproject, Mohammad Kankun.
Fra l’altro si era parlato addirittura di una ‘immunità giudiziaria di fatto‘ verso i responsabili del dissesto della Bcs, con un versamento da parte dello Stato di una somma che i responsabili di Banca Centrale, in presenza dei Segretari di Stato, Pasquale
Valentini e Marco
Arzilli, si erano impegnati a rendere pubblica entro lo scorso mese di giugno.
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Sull’accostamento
Comunione e Liberazione a Lega Nord nello scandalo Finmeccanica. Tempi