IUS,-OSLA, USC e USOT, associazioni confederate in Imprenditori Uniti Sammarinesi, hanno consegnato in udienza privata agli Ecc.mi Capitani Reggenti le oltre 2.000 prime firme della petizione SMaC
Si tratta di un gesto destinato a continuare a sensibilizzare la Reggenza e gli organi che la stessa presiede sulle criticità dell’attuale sistema Smac Card.
I numeri delle sottoscrizioni evidenziano che le richieste di modificare l’attuale sistema di accertamento telematico dei ricavi non arrivano soltanto e principalmente dal comparto economico ( 30% dei firmatari ), ma vengono per la maggior parte da chi svolge un lavoro dipendente pubblico o privato (45% dei firmatari). Un’importante percentuale di firmatari è addirittura rappresentata anche da disoccupati e pensionati (14,50% dei firmatari). Questo dimostra che la necessità di un ripensamento del sistema Smac è sentito da tutte le fasce della popolazione. Del resto gli stessi dati recentemente pubblicati dall’ufficio statistiche di San Marino hanno già dimostrato che a fronte di un dichiarato aumento dei consumi delle famiglie sammarinesi del 4,7% del 2015 rispetto al 2014, soltanto lo 0,5% avverrebbe in territorio sammarinese. Quindi la Smac non aumenta i consumi interni, rischia di ledere la privacy aziendale e del consumatore e non ha nemmeno dimostrato benefici sul fronte di un aumento del gettito erariale. Se a tutto questo aggiungiamo costi elevati e problemi operativi evidenti, risulta facile comprendere il perché della disaffezione verso questo strumento e quindi la necessità di separarne la funzione fiscale da quella scontistica. Imprenditori Uniti Sammarinesi
leggi il comunicato Ius