Aveva cominciato IlSole24Ore ad avanzare delle insinuazioni addirittura su Banca Centrale della Repubblica di San Marino, trattando sabato scorso della vicenda Banca
Tercas, commissariata giorni prima, collegata alla Smib di San Marino commissariata da oltre un anno.
Ora a riassumere e precisare il tutto è Il Centro Teramo.
TERAMO. Passa per San Marino il tesoretto del costruttore Di Mario: 550 milioni
di euro del mega crac romano che è costato l’avviso di garanzia all’ex dg
Tercas, Antonio Di
Matteo, il commissariamento della banca e l’uscita di scena
di Lino Nisii. I magistrati romani hanno cercato a Milano la cassaforte della
bancarotta dell’ex manovale molisano, Raffaele Di Mario, diventato re del
mattone della capitale. E l’avrebbero trovata in un fondo immobiliare. Ma i
soldi del crac, sostiene la procura, sarebbero transitati anche tra le pieghe di
bilanci e conti off shore le cui tracce passano da San Marino.
Secondo i
magistrati, quote sarebbero state girate, ricorrendo a prestanome, al Credito Industriale Sammarinese e alla banca Mb di Milano, guidata da Mario Aramini,
finito nell’inchiesta romana insieme a Di Matteo.
Quest’ultimo, sempre secondo
la procura, avrebbe fatto esporre Tercas, attraverso la filiale romana, per un
prestito di 23 milioni a Di Mario.
Soldi che la Cassa teramana ora cerca di
recuperare con l’insinuazione al passivo del fallimento della Dima (la principale
società del costruttore) davanti al tribunale di Roma. (…)
Per la procura, le operazioni sanmarinesi di Di Mario non sono direttamente
ricollegabili all’ex dg Di Matteo. La compagna di quest’ultimo, Cinzia Ciampani,
ha sì interessi bancari a San Marino. La S.M. International Bank, ex Banca del Titano, è infatti l’istituto amministratato dalla Ciampani (per un 20%) e
dall’editore abruzzese, Francescantonio Di Stefano (per il 59,9%), avezzanese
come Di Matteo e re delle tv private. Ma tra la SMI Bank, di Ciampani e Di
Stefano, e l’altra banca, individuata dalla procura a San Marino, non ci sono
relazioni.
Sull’ istituto della Ciampani (tra i cui ex amministratori e sindaci
ritroviamo i teramani Franco Iachini, Giancarlo Magliani e Marco Fraticelli)
pende però una proroga d’amministrazione straordinaria disposta dalla Banca
Centrale di San Marino, il 19 febbraio scorso, che conferma l’incarico a
Maurizio De Marchis come commissario straordinario. E’ più o meno ciò che è
accaduto in Tercas, solo che a decidere non è stata Bankitalia ma la Banca
Centrale di San Marino.
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