Stiven Ciacci La Serenissima: L’INTERVISTA. Parla di programmi, alleanze e futuro l’esponente del neonato Movimento democratico San Marino insieme / Federico Pedini Amati / “Noi in coalizione con Rete per avere le istituzioni più vicine alle persone
. Le porte sono aperte a tutti coloro che non sono legati
al passato sommerso della politica affaristica” / Sinistra Socialista Democratica
“Li vedo male. Ci siamo accorti subito
che prevalevano comandi dettati dall’esterno
invece di ragionare sul futuro del Paese”
Consigliere Federico Pedini
Amati circa 15 giorni fa è nato
il nuovo Movimento Democratico
San Marino Insieme di cui
lei fa parte, ci dica qualche cosa
in più su questa nuova forza.
Il Movimento Democratico – San
Marino Insieme è un progetto
politico prima ancora di essere
un movimento, che ha l’ambizione
di parlare alla gente e con
la gente, fuori dal politichese.
Come Sammarinesi siamo alle
prese con una situazione molto,
molto difficile. I questi momenti
a contare, più che il colore politico,
l’esperienza o la non esperienza,
è il legame col Paese. La
nostra porta è aperta tutti coloro che ci tengono davvero a San
Marino.
Oltre a lei all’interno del movimento
ci sono anche Luca
Lazzari, Alessandro Rossi,
Massimo Valentini, Augusto
Gasperoni, Agostino e Tarcisio
Corbelli, Emanuele Santi, Alberto
Zafferani, Caterina Morganti,
Pietro Faetanini, Lazzaro
Rossini e tante altre persone.
Tante persone provenienti da
partiti differenti, come avete
fatto a cucire un’alchimia fra di
voi?
È semplice: 1) non abbiamo dogmi;
2) siamo persone libere. Ragioniamo
insieme sulle cose da
fare. Le ideologie, i preconcetti,
così come i poteri forti, stanno dividendo da troppo tempo il
Paese, stanno togliendo forza
e credibilità ad una azione comune
sulle cose importanti da
portare avanti. E poi mi consenta
di dire che i partiti cosiddetti
“tradizionali” hanno perso la
loro scommessa nel momento in
cui non hanno voluto accettare e
prendere atto di una nuova/buona
politica fatta dai movimenti.
Quali sono le motivazioni che
l’hanno e vi hanno spinti verso
questo progetto? (…)
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