San Marino Teramo. Assemblea Tercas. C’e’ chi chiede di indagare sui soldi nella Smib

San Marino Teramo. Assemblea Tercas. C’e’ chi chiede di indagare sui soldi nella Smib

La vicenda San Marino – Teramo (e Bari?) non pare essersi conclusa ieri con il passaggio, in una assemblea straordinaria,  della Banca Tercas alla Popolare di Bari,  a seguito dell’ok del Presidente della Fondazione della Tercas, Mario Nuzzo.

Sì perché i risparmiatori –  in particolare gli azionisti – della Tercas si ritengono ‘cornuti e mazziati’, tanto da sollecitare un intervento della Procura di Teramo, finora assente (diversamente da quella di Roma), come mette in evidenza iduepunti.it.

Si legge sullo stesso sito di notizie: Chi trasferiva i soldi a San Marino?
Chi ordinava di portare i soldi a San Marino?
Come venivano trasportati?
Chi doveva vigilare?
Chi valutava le pratiche dell’ex Direttore Di Matteo?
Chi ha avuto il coraggio di denunciare le attività di Antonio Di Matteo?
Che fine ha fatto chi ha denunciato le operazioni di Antonio Di Matteo a Nisii?

Su Il Tempo: Qualche socio tira in ballo gli affari tra Tercas e San Marino International
Bank
. Ma Sora smorza tutto e rimanda alle conclusioni delle indagini della
magistratura
.

E su Il Centro si legge di un ventilato patto parasociale: Durissimo l’intervento di Ugo Colombo del credito valtellinese, socio Tercas
all’8,11%. “Abbiamo perso 50 milioni di euro”, ha sottolineato, “l’ipotizzato
rientro della fondazione nel nuovo capitale azionario fa pensare all’esistenza
di un patto parasociale”. Colombo ha chiesto chiarimenti su questo punto e
avvertito: “L’esistenza di un patto simile farebbe perdere alla fondazione  il
diritto di voto sul piano di risanamento”. Il commissario Riccardo Sora ha
risposto di non essere a conoscenza di alcun accordo di questo tipo che
coinvolga Tercas e Popolare di Bari
.

La Smib ora è di Banca di San Marino, costretta all’operazione dalle istituzioni sammarinesi.

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