L’Associazione SottoMarino interviene sulla uccisione dei cani e la conseguente interruzione della esposizione canina che si sta ripercuotendo negativamente sull’immagine di San Marino.
Non importa quale sia la razza, il costo o il grado di complicità che si
instaura con il proprio accompagnatore. Sono morti oggi come due mesi fa’.
Questo è un fatto.
Non importa più quale sia il veleno usato, l’esca
lasciata, dove sia collocato il terreno impregnato da queste sostanze o le ore
di agonia subite prima del decesso: in questo sabato quasi estivo si sono
compiuti un atto di terrorismo e una vera e propria mattanza sotto lo sguardo
incredulo di chi, proveniente da altri Paesi e non solo, era a San Marino.
Questo è un fatto.
Non importa ove siano caduti a terra privi di vita:
dinanzi a casa, durante una passeggiata o durante una manifestazione canina che,
dato il periodo attanagliato da continui avvelenamenti, si pensava blindata e
resa sicura. Non scodinzolano più. Questo è un fatto.
Non importa cosa sia
stato detto, promesso e fatto dalle autorità preposte in questi mesi: non è
abbastanza. Questo è un fatto.
Vedi comunicato stampa SottoMarino