L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 1/01/2009 (Censimento e
proprietà immobiliari)
La questione della ‘residenze
fittizie’ sollevate da Tremonti si è collegata, incidentalmente, con quella
della sicurezza
interna, problema di attualità.
Nella conferenza stampa del Congresso del 29
dicembre è stato preannunciato un censimento
(previsto nel programma di governo) mirante a fare il punto, proprio in
relazione alla sicurezza, sulle residenze e sui permessi di soggiorno.
La sicurezza era
già stata legata, nel maggio scorso, alla proposta
di un censimento, da parte di Nuovo Partito Socialista allora
all’opposizione. Nps presentò in Consiglio un progetto
di legge per l’effettuazione, appunto, del “6° censimento
generale della popolazione e delle presenze in territorio e del 1° censimento
dei beni immobiliari e delle relative titolarità”. Progetto di legge
illustrato in un incontro
pubblico a Borgo Maggiore, incentrato sulla domanda: “Quanti
siamo a San Marino?”
Si
parlò, nell’incontro, di lavoro nero, badanti ed infiltrazioni malavitose. In
particolare si attirò l’attenzione del pubblico su alcuni fenomeni, ‘tipo
acquisizioni di attività commerciali a prezzi molto alti (fuori mercato)’ oppure
‘ingresso di una moltitudine di commesse che parlano la lingua dell’est, mal
pagate e senza diritti’.
“Questi fenomeni somigliano molto a quelli che si sono manifestati
sulla Riviera e che hanno dato adito a infiltrazioni malavitose ”, ebbe a
dire Augusto Casali in una conferenza stampa.
Insomma il censimento della popolazione venne abbinato al “censimento
per sapere in che percentuale gli immobili sono di proprietà di sammarinesi o di
forestieri o di finanziarie ”. Rimarrà abbinato?
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