L’INFORMAZIONE DI
SAN MARINO 1/02/2007 ( Giochi, ecco
il progetto…)
L’uomo-bastone-del-pollaio, in cui abbiamo personificato il
sistema di corruzione dei giochi, è arrivato a Palazzo.
A Portone spalancato.
La proroga – proroga di fatto – rilasciata dal Consiglio alla
Giochi San Marino costituisce un vero e proprio riconoscimento di legittimità
della società stessa e del suo operato.
Riconoscimento arrivato a poche ore dalla scadenza della
Convenzione sulla quale per anni era stato detto tutto il male possibile, specie
dalle forze di opposizione, fra cui in primo luogo Alleanza Popolare e i
confluiti in Sinistra Unita. Ed è arrivato proprio grazie al contributo attivo,
determinante, risolutivo dei consiglieri di Ap ed Su.
A chi, in Consiglio, ha fatto rimarcare agli esponenti di Ap ed
Su il voltafaccia, questi non hanno trovato di meglio che ricorrere al
classico “da che pulpito viene la predica”, andando a scovare i precedenti, in
materia di giochi, dei singoli accusatori di turno.
Il connubio corruzione ed affarismo in materia di giochi, sotto
la consulenza dell’uomo-bastone-del-pollaio, è diventato il perno della nuova
maggioranza. Maggioranza che si è anche allargata proprio sulla base dei
giochi: agli sponsor politici dei nuovi soggetti interessati ai giochi (quelli
di cui parlò “Il Giornale”) ha aggregato quelli della conferenza stampa di
Palazzo Begni, mallevadore il personaggio di cui si è detto.
Ecco il progetto della
nuova maggioranza allargata: fare di San Marino, Repubblica del Gioco
d’Azzardo. Costi quel costi alla Repubblica: alla sua gente, alla sua immagine,
al rapporto con gli altri Stati a partire dall’Italia.
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