1/11/2005 Sessanta immobiliari concesse in una sola seduta a fine ottobre

1/11/2005 Sessanta immobiliari concesse in una sola seduta a fine ottobre

Sessanta immobiliari concesse in una sola seduta a fine ottobre

 

LIBERTAS  1/11/2005

Ben 60 nuove società immobiliari sono state concesse  a ottobre.

Intestando un immobile ad una società
si aggira il vincolo della cittadinanza o della residenza del proprietario.
Siccome non sussiste ormai più alcun filtro nella costituzione e nella
compravendita di società, oggi, di fatto, chiunque può arrivare a disporre di
una società e attraverso di essa acquistare immobili in Repubblica. Una
deregulation totale. Paradossale. Tanto da allarmare  la vigilanza 
internazionale sul riciclaggio.

Un’altra conseguenza: cresce la
sperequazione fra i concittadini in materia fiscale. A parità delle altre
condizioni, chi intesta i suoi beni ad una società è avvantaggiato rispetto a
chi continua a figurare a catasto con nome e cognome. Perché le imposizioni sul
reddito delle società non superano mai il 19% (per le persone fisiche si va
anche oltre il doppio). Molte società, inoltre, godono di esenzioni fino allo
scandalo della esenzione totale per un tempo pressoché indefinito, attraverso il
gioco delle fusioni, delle incorporazioni, delle confluenze. Di fatto, un
proprietario anche importante, attraverso una o più società, può celare tutte le
sue rendite fondiarie, risultare nullatenente davanti al fisco e godere dei
benefici sociali delle persone prive di reddito.

Anche nei passaggi di proprietà, le società sono favorite: i
passaggi di immobili sono onerosissimi se fra persone fisiche, mentre quelli fra
società  possono avere un costo nullo o quasi.

Le 60 società immobiliari si aggiungono alle decine e decine già
rilasciate dallo stesso Congresso di Stato (composto dai Segretari Berardi
Fabio, Zafferani Rosa, Mularoni Pier Marino, Felici Claudio, Venturini Gian
Carlo, Andreoli Paride, Rossini Massimo Roberto, Lonfernini Giovanni e
presieduto dagli Ecc.mi Capitani Reggenti pro tempore). Quale progetto di
avvenire per il paese  sottende  questa scelta operata dalle suddette autorità?
 Non è dato conoscerlo. Chi governa – come i re di una volta – non dà
spiegazioni.

Perciò non resta che affidarsi alle supposizioni. Supposizioni
che, in assenza, appunto, di informazione, si riducono a una sola: favorire i
soliti speculatori anche a costo di accelerare ulteriormente la  devastazione
del territorio, incrementare le disparità fra i cittadini e pregiudicare
insensatamente l’avvenire del paese. 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy