Manca ratifica della Convenzione Ocse contro la
corruzione
L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO10/09/2007 (Scuse risibili
per non adeguarsi)
Achille Serra, già Prefetto di Roma, nell’assumere in
Italia l’incarico di alto commissario per la prevenzione e il contrasto della
corruzione nella pubblica amministrazione, ha detto che, fra gli Stati europei,
soltanto San Marino “non ha ancora firmato la convenzione dell’Ocse” in
materia. E, fra l’altro, ha aggiunto: “ora San Marino è rimasto solo. Spero
che lo faccia quanto prima”. Gravissima la denuncia pubblica e diretta di
Serra perché proveniente da un’autorità con competenza solo sul territorio
italiano. Gravissimo il fatto in sé. Cioè che San Marino sia l’unico Stato in
Europa a non aver firmato. E non per una dimenticanza burocratica.
Una delegazione dell’Associazione
Ephedra venerdì 10 novembre 2006 è stata
ricevuta dai Reggenti Antonio Carattoni e Roberto Giorgetti. Dopo aver ricordato
l’iniziativa di chiedere la sottoscrizione di un codice etico a tutti i
candidati nelle ultime elezioni politiche, la delegazione ha rinnovato la
sollecitazione affinché San Marino aderisse alle Convenzioni internazionali
contro la corruzione promosse dagli organismi di cui faceva parte. Nessun
risultato.
Ora c’è il richiamo di Serra. In
precedenza in un rapporto internazionale San Marino è stato dipinto –
eufemisticamente – come luogo dove la corruzione non è la principale
preoccupazione dei governanti.
Il Governo sostiene che l’adesione
alla convenzione Ocse avrebbe comportato adeguamenti troppo gravosi. Scusa
risibile quando lo stesso Governo si accinge a proporsi di entrare nella Ue: nel
caso di adeguamenti del genere se ne dovrebbero affrontare più di uno e tutti i
giorni.