11/04/2002 Dibattito Rossi-Morri, interferenza PSS su PDCS?

11/04/2002 Dibattito Rossi-Morri, interferenza PSS su PDCS?

Dibattito Rossi-Morri, interferenza PSS su
PDCS?

 

San Marino
Oggi 11/04/2002 (Le gravi
insinuazioni di Emma Rossi
)

Ieri sera ho seguito – in parte – su San Marino RTV la
chiacchierata fra Romeo Morri, Segretario della DC, ed Emma Rossi, Presidente
del PdD, in vista degli imminenti rispettivi congressi.

Fra l’altro Emma Rossi ha ricordato, coi toni propri di una
normale conversazione su cose sapute e risapute, che la Democrazia Cristiana nel
rinnovare recentemente l’accordo di governo col Partito Socialista ha accettato:

a)    
a)
di ridurre le Segreterie di Stato di sua spettanza da sei a
cinque;

b)   
b)
di non affidare alcuna Segreteria di Stato a Gabriele Gatti e Clelio
Galassi;

c)    
c)
di non affidare (incredibile!) a Gabriele Gatti e Clelio Galassi alcun
incarico politico all’interno della stessa Democrazia Cristiana.

Infine Emma Rossi ha rincarato la dose sostenendo che, in
occasione della suddetta trattativa, il Partito Socialista avrebbe potuto
chiedere alla Democrazia Cristiana di più. Ancora di più.

Dove sta la meraviglia? Nel mancato scatto di indignazione del
Segretario della Democrazia Cristiana Romeo Morri di fronte a una offesa di tale
gravità al suo partito, agli uomini del suo partito, agli organismi interni del
suo partito. Insomma ci si sarebbe aspettata una reazione più decisa, assai più
decisa, di fronte a un attacco pubblico manifesto alle persone che hanno
rappresentato la Democrazia Cristiana per oltre un decennio al vertice dei vari
governi della Repubblica; di fronte alla insinuazione che la Democrazia
Cristiana pur di non lasciare il governo sarebbe stata disposta a qualsiasi
concessione, quasi fosse ridotta a una congrega di uomini priva di qualsiasi
dignità, affamati solo di potere a qualunque costo e, per giunta, per scopi
personali.

Con quella insinuazione Emma Rossi indirettamente ha suffragato
la voce malevola – messa in circolo dai partiti esclusi all’ultimo momento dal
potere? – secondo cui alcuni esponenti della Democrazia Cristiana,  poco
curandosi del loro stesso partito, sarebbero stati effettivamente disposti a
concedere dell’altro, pur di non lasciare che personaggi nuovi o da tempo fuori
dalla stanza dei bottoni, andassero a frugare in certe convenzioni o certi
rapporti con la Libia o la Russia, denunciati come sospetti anche recentemente.

Si spera veramente che la insinuazione del Presidente del PdD
susciti quella smentita pubblica proporzionata alla sua gravità, che, a parere
di chi scrive, non si è avvertita in trasmissione. Una smentita ferma, corale e
– perché no? – appassionata da parte della Democrazia Cristiana, a difesa della
dignità del partito in sé, dei vertici, degli iscritti, dei sostenitori, degli
amici di sempre, e di tutti i cittadini della Repubblica, per il ruolo che ha
svolto nella vita democratica del paese dal secondo dopoguerra.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy