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L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 11/09/2008 (Fuori i
responsabili)
L’intervento diretto del governo Usa – si parla di acquisizione – per
salvare gli istituti finanziari Fannie e Freddie sull’orlo della bancarotta
induce a qualche riflessione.
Alessandro Rossi, Coordinatore di Sinistra Unita, afferma che quando
i rappresentanti di Su nel governo hanno chiesto l’acquisizione di Banca del
Titano, visto che lo Stato vi ha versato quasi 20 milioni di euro, come risposta
hanno avuto “una risata in faccia”.
Quelli della “risata” cosa hanno fatto?
Riscontrato nella banca un ammanco di
oltre 30milioni di euro il governo straordinario (Segretario alle Finanze
Pier Marino Mularoni) e i due governi successivi (Segretario alle Finanze
Stefano Macina) hanno prelevato dalle tasche di ciascun sammarinese (neonati
compresi) oltre 500 euro per ripianarlo. Senza perseguire penalmente i
responsabili del buco. Senza avviare un procedimento per la restituzione del mal
tolto. Poi la banca, risanata, è stata data a non si sa chi, senza alcun
obbligo di restituire alcunché.
Al
limite i nuovi proprietari … potrebbero essere anche i vecchi, non conoscendosi
i nomi né degli uni né degli altri.
Qui
non è questione di liberismo regolato o no come farebbe intendere Rossi. Qui c’è
di molto peggio.
Rossi ha modo di dimostrare la sua buona fede – della quale non si ha
motivo di dubitare – costringendo, in quanto Coordinatore di Su, Mularoni e
Macina, colleghi di governo e di coalizione, a portare allo scoperto i nomi dei
responsabili dell’ammanco della BdT e dei nuovi proprietari. Come può, Rossi,
non avvertire l’esigenza morale oltre che politica di presentarsi alle elezioni
senza il magone di quella immunità giudiziaria, concessa a personaggi che tanto
danno hanno recato alla Repubblica e ai singoli sammarinesi?
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