I
poteri forti mettono le mani sul patrimonio di tutti
L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO14/05/2007 (Assorbimenti e
speculazioni)
In questi giorni la Cassa di Risparmio è balzata all’attenzione del paese
per l’acquisizione di una partecipazione in una nota banca privata.
Il fatto è che i sammarinesi continuano a pensare alla Cassa di Risparmio
(e alla Banca di San Marino) come prima della trasformazione del 2001. Nel 2001
c’è stato un cambiamento radicale: la Cassa di Risparmio è stata scissa in
Fondazione ed in Azienda Bancaria.
La trasformazione è avvenuta sulla falsariga di una legge italiana, ma
per ragioni tutte sammarinesi. Qui a San Marino avrebbe dovuto servire per far
entrare nella gestione dell’immenso patrimonio della Cassa di Risparmio (e della
Banca di San Marino) i protagonisti – sammarinesi e non – della speculazione
edilizia, delle triangolazioni (liquori, elettrodomestici, ecc.) e delle
finanziarie dai contorni oscuri, favorite, fra l’altro, dalla depenalizzazione
del falso in bilancio ed altre bazzecole del genere.
Poi la cosa non andò avanti, perché i politici, per i loro clienti
trovarono di meglio: concedere loro direttamente delle banche. Nel giro di pochi
anni le banche sammarinesi sono passate da 4 a 12 e, quasi tutte, con un corredo
di società finanziarie per le operazioni più spregiudicate.
Per alcune di queste banche e finanziarie potrebbero insorgere delle
difficoltà, in conseguenza dell’accordo di cooperazione con l’Italia,
penalizzante l’intero settore. Ecco allora la tentazione di farsi ‘assorbire’ –
ulteriore speculazione! – dalle banche ‘storiche’, sfruttando i loro
patrimoni, frutto dei sacrifici e della laboriosità di tutti i sammarinesi,
emigrati compresi.