14/09/2009 San Marino di fronte al Moneyval

14/09/2009 San Marino di fronte al Moneyval

San
Marino di fronte al Moneyval 

 

L’INFORMAZIONE DI SAN
MARINO
 14/09/2009 (Legge ossimoro e rischio
bocciatura)

San
Marino, nel dicembre 2008, dopo una serie di inutili richiami divenuti molto
pressanti dall’aprile 2007, è finito, a Strasburgo, unico Paese europeo, a
livello dell’Azerbaigian.

L’attuale governo, nato in quello stesso dicembre, si era proposto di
tirarlo fuori da tale situazione. Insomma fuori dall’elenco degli Stati, per i
quali, negli scambi, si richiede una procedura rafforzata, in quanto giudicati
non affidabili nel contrasto al riciclaggio.

Il
nuovo esame  per San Marino presso il Moneyval a Strasburgo avverrà fra pochi
giorni.

Come
andrà?

Moneyval aveva chiesto a San Marino provvedimenti legislativi ad hoc:
antiriciclaggio, intercettazioni, fondazioni e anonimato societario. I
governanti hanno legiferato esaurientemente su antiriciclaggio e
intercettazioni. Sull’anonimato hanno glissato, varando un testo che Fixing ha
bollato come contraddittorio: “legge ossimoro”, “anonimato
trasparente
”. Insomma, di fatto,  nulla è stato cambiato, specie  sul
versante interno.

Gli
esperti del Moneyval ‘fingeranno’ di non capire?

A San Marino i governanti – Moneyval o non
Moneyval – vogliono anzitutto salvaguardare il sottobosco politico-affaristico
alimentato (non certo per il bene comune) attraverso un sistema di oltre 500
società anonime, 500 immobiliari, 50 fiduciarie e, addirittura – scandalo nello
scandalo – attraverso le fondazioni. Delle fondazioni – una specie di trust
casereccio – rimane celato  anche il numero. I governanti si sono guardati bene
dal regolamentarle con legge come pure, espressamente, il Moneyval aveva
chiesto.

Conclusione. Per i politici sammarinesi è
prioritario mantenere l’attuale sistema. Anche a rischio di una bocciatura
Moneyval che lascerebbe il Paese ancora in procedura rafforzata, accanto
all’Azerbaigian.

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