L’INFORMAZIONE DI SAN
MARINO 15/03/2010 (Come l’Italia con
l’Euro)
L’Italia per
essere accettata nell’area Euro, fece enormi sacrifici. Le furono imposte
condizioni durissime da Francia e Germania. Più dure di quelle che per altri
Paesi. Perché considerata non affidabile. Eppure il governo Prodi, non fece la
vittima. Spiegò agli italiani che chi ha perso credibilità, può recuperare
solo mostrandosi più virtuoso degli altri. E varò provvedimenti lacrime e sangue
– perfino una tassa specifica – pur di salire su quel treno e non scivolare
verso l’Africa.
Pure San Marino
ha bisogno di recuperare credibilità. Anzitutto presso gli italiani. Non servono
piagnistei. Dire che da un anno e mezzo in qua le cose sono cambiate perché è
cambiato il governo, come va ripetendo come una giaculatoria il Segretario di
Stato Mularoni, non serve.
Lo ha spiegato
(Indaco, San Marino Rtv) alla stessa Mularoni, in diretta,
l’on.le Elisa Marchioni (Pd)
parlando delle distorsioni nell’economia italiana causate da
San Marino: “Capisco quel che dice il Segretario: ‘noi in questo ultimo anno
abbiamo lavorato perché questo non accada più’. È come quando uno studente molto
in ritardo recupera su alcune cose, su alcuni ritardi nelle materie… ”.
Secondo la
Marchioni, non basta ammettere che “nel passato alcune opacità hanno
consentito” dette distorsioni. “Facciamo che l’attuazione delle norme
faccia uscire definitivamente la possibilità di svolgere questi tipi di
attività…”
San Marino dunque
– e lo dice non solo Tremonti – deve passare ai fatti, per recuperare
credibilità. Costi quel che costi. Come ha fatto l’Italia per l’Euro.
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