15/06/2009 Grave lesione alla sovranità di San Marino dal prospettato accordo sulla collaborazione finanziaria

15/06/2009 Grave lesione alla sovranità di San Marino dal prospettato accordo sulla collaborazione finanziaria

Grave lesione alla sovranità di San Marino dal prospettato accordo
sulla collaborazione finanziaria

 

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 15/06/2009 (Lesione della
sovranità non compensata da reciprocità)

Il
17 novembre 2005 la classe politica sammarinese è stata lì lì per firmare (art.1
dell’accordo di cooperazione, stesura di allora) l’equivalente della ‘amicizia
protettrice’, una lesione alla sovranità per sanare la quale ci sono voluti più
di 100 anni. Ora, vista la bozza di accordo di collaborazione finanziaria, si
starebbe per accettare qualcosa di equivalente. In breve, si autorizzerebbe la
Banca d’Italia ad esercitare la vigilanza in territorio sammarinese su istituti
sammarinesi partecipati da istituti italiani. Con la gola della reciprocità.
Come se San Marino potesse poi dare a sue banche la possibilità di aprirne ad
libitum in territorio italiano e fosse in grado di controllare anche queste
propaggini rispondendo del loro operato.

A
proporre l’accettazione è la stessa casta politica (del 2005) che ha portato al
disastro, creando un sistema bancario senza regole alla mercè di masnadieri
della finanza, tanto da far precipitare il Paese a livello
dell’Azerbaigian
. La casta che, con un
sistema finanziario in coma, non trova di meglio che incrementalo con nuovi
soggetti (mentre ne annuncia la riduzione). La casta che pur di non far emergere
i nomi dello scandalo Banca del Titano (in territorio sammarinese a due passi da
Banca Centrale), ha tassato  tutti cittadini di 500 euro, per l’equivalente di
un punto e mezzo di Pil.

Da ultimo –  prima per importanza –  c’è la lesione di sovranità. Lesione
 non certo compensata dalla reciprocità, data la sproporzione fra i due Stati.
Sproporzione per cui, ad esempio, non si è mai accettato la libera circolazione
delle persone

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