San Marino Oggi 17/02/2003 (Casinò e targhe
alterne)
È noto come dal
Titano si sia sempre guardato con una certa preoccupazione agli interventi dei
prefetti italiani e ricercato un dialogo diretto fra i governi dei due Stati. A
volte si sono incontrate difficoltà. Nel 1874 l’Italia, dopo mesi di blocco
militare, pose fine a tale blocco, imponendo però la presenza di un suo
‘console’ sul Titano, il cav. Ambrogio Mariani, uno zelante impiegato della
polizia che si presentò accompagnato da un segretario poliziotto e da due
sbirri.
Dopo il blocco della
finanza e la creazione della provincia di Rimini, si deve pensare che sarà il
Prefetto di Rimini (oggi il dr. Umberto Calandrella), l’interlocutore primo del
governo sammarinese per le questioni con lo Stato italiano? La sortita sul
Titano del dr. Calandrella, avvenuta giovedì 13 febbraio, non ha avuto per
oggetto solo la protezione civile. Si è detto che l’appuntamento era da tempo
in agenda anche per preparare gli imminenti incontri romani fra i massimi
responsabili dei due Stati agli esteri e agli interni! Sorprende inoltre che il
dr. Calandrella abbia, nell’occasione, chiesto spiegazioni, sia pure in termini
amichevoli, sul presunto viaggio di amministratori sammarinesi in Austria
(materia, casinò). E ancor più sorprende il fatto che sia stato pressoché subito
resa pubblica tale richiesta del Prefetto e che non si sia mancato di
sottolineare, pubblicamente, che delucidazioni, su tale presunto viaggio, dai
governanti sammarinesi saranno attese nei prossimi incontri romani. Una
minaccia? I partiti sammarinesi tacciono. D’altra parte c’è stata una presa di
posizione politica vera sulla questione delle targhe alterne a Rimini, decisa
nemmeno da un Prefetto dello Stato italiano, ma da un Sindaco?
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