19/07/2004 Applaudita la caduta di Tremonti come già quella di Visco

19/07/2004 Applaudita la caduta di Tremonti come già quella di Visco

Applaudita la caduta di Tremonti come già quella
di Visco

 

 

San Marino
Oggi
19/07/2004 (Visco Tremonti
Siniscalco
)

Appena si è saputo delle dimissioni di Giulio Tremonti da
Ministro dell’Economia, i giornali hanno riferito della soddisfazione che
sarebbe stata espressa negli ambienti della politica sammarinesi. E non c’è
stata smentita. Né diretta né indiretta.

Tremonti, si sa, ha il carattere che ha. Si è presentato, nei
primi giorni del suo mandato, all’inizio del TG1 delle 20 con tanto di
lavagnetta per mostrare i trucchi dei conti del centrosinistra. Pochi mesi dopo,
altra esibizione: ha srotolato davanti alla platea plaudente del Meeting di
Rimini il ‘lenzuolo’ delle realizzazioni già compiute. Gesti opinabili. Gesti –
questo è il punto – che riguardano l’Italia e gli italiani. Anche l’accusa di
aver truccato a sua volta i conti non ci riguarda.

Noi, Tremonti, lo abbiamo chiamato a suo tempo come
professionista per vigilare sul nostro sistema bancario, affidandogli
l’Ispettorato per il Credito e le Valute. Nel maggio del 2001, quando si seppe
della sconfitta del centrosinistra, è stato scritto sui giornali sammarinesi:
l’affermazione di Silvio Berlusconi e del centrodestra in Italia è stata
accolta con favore, per la nomina in posti chiave …. di profondi conoscitori
della Repubblica come Giulio Tremonti, al quale andrà il governo dell’intera
economia italiana
.

Nel 2001 la classe politica sammarinese riteneva che tutti i
guai nei rapporti fra San Marino e Italia (assedio della Guardia di Finanza
compreso) derivassero dal malanimo di Vincenzo Visco, il predecessore appunto di
Giulio Tremonti, esponente del centrosinistra. A distanza di pochi anni
Tremonti, esponente del centrodestra e, in partenza, amico di San Marino, è
diventato, per la nostra classe politica, come Visco. Ed esulta, la nostra
classe politica, per la caduta di Tremonti come ha esultato tre anni fa per la
caduta di Visco. Questa volta, però, l’esultanza dura ancora meno. Il bicchiere
deve subito essere posato per prendere in mano la penna e scrivere la lettera di
felicitazioni per Domenico Siniscalco. Siniscalco è, sì, il successore di
Tremonti, ma anche il suo l’alter ego.

Insomma questa volta, la nostra classe politica è riuscita a
fare peggio del peggio e non certo per cattiveria altrui.

L’Italia, chiunque sia al governo, ha bisogno di una finanziaria
lacrime e sangue, cioè del tipo di quelle messe in atto dal centrosinistra per
entrare nell’Euro. Allora, in parallelo, avemmo la brillante idea di
depenalizzare a San Marino i reati fiscali e societari consumati a danno di
altri Stati. Una provocazione. Ci mandarono la Guardia di Finanza. Oggi i nostri
governanti hanno un’altra brillante idea: far cadere ogni filtro al rilascio
delle residenze (fiscali) da abbinare all’acquisto degli immobili costruiti
dalle solite cordate politico-affaristiche. Un’altra stretta attorno al collo.
Non possiamo dare la colpa, questa volta, nemmeno al laccio della Guardia di
Finanza. Facciamo tutto da soli.

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