|
L’INFORMAZIONE DI
SAN MARINO 2/03/2007 (Scatto
d’orgoglio della base)
Secondo Pier Marino Menicucci le
tensioni interne alla Democrazia Cristiana che sono sfociate nella presa di
posizione degli autosospesi Pier Marino Mularoni, Rosa Zafferani, Cesare
Gasperoni e Giovanni Lonfernini, facevano parte di un progetto più vasto e
devastante per il partito.
Ha detto Menicucci: Molti sanno
che mi erano state avanzate anche proposte di abbandonare il partito per
concorrere a creare una forza politica di 7 0 8 consiglieri, nuova, in grado di
fare un’altra Dc e di sostituire Sinistra unita-Rifondazione comunista al
Governo.
Giammarco Marcucci ha confermato
papale papale.
La base della Dc ha avvertito tutta
la rilevanza di tali testimonianze durante il Congresso. Già era in allarme e
preoccupata per l’unità del partito da mesi. Altrimenti non sarebbe accorsa così
numerosa e non sarebbe rimasta attenta fino a non perdersi la minima battuta
del dibattito.
A Congresso finito si può dire che
il progetto di dividere la Dc è fallito grazie, appunto, allo scatto di orgoglio
della base che ha subito voluto verificare, guardandosi in faccia, la
consistenza di una eventuale quinta colonna a supporto di quel progetto.
Ora la Dc, ritrovata la sua base,
potrebbe decidere – governo o non governo – di riprendere il ruolo di interprete
delle esigenze vere del paese. Abbandonando personalismi e tatticismi. Tornando
a far riferimento all’ormai dimenticata dottrina sociale cristiana, fulcro
della sua identità e motore della sua azione politica. Dottrina che, dopo la
crisi delle ideologie, può costituire un formidabile punto di aggregazione.
|
