AMMONIMENTO
DELLA GIOCHI SAN MARINO SpA
Latitanti i politici. Lasciati soli USC e USOT
San Marino Oggi 20/09/2002 (Annullabile la convenzione Giochi San
Marino)
È incredibile eppure le cose stanno così. La questione della
Sala Giochi di Rovereta è stata demandata dal potere politico alla trattativa
diretta fra la Giochi San Marino Spa da una parte e dall’altra parte
USC e USOT.
Di fronte all’avvertimento al mondo politico e al paese intero
lanciato il mese scorso dalla Giochi San Marino Spa di rispettare la
Convenzione a suo tempo sottoscritta, un avvertimento pubblico, i politici si
sono eclissati. Hanno rinunciato a difendere la loro stessa dignità oltre alla
dignità e l’onore del paese.
Le suddette associazioni di categoria mandate avanti loro a
fronteggiare la Giochi San Marino Spa, hanno rifiutato col comune
coraggio e la comune onestà dei comuni cittadini ogni compromesso ed hanno poi
giustamente e correttamente chiamato in causa il Governo quale legittimo interlocutore per approvare provvedimenti
politici di così alto livello.
Fra i politici che hanno fatto eccezione nella generale
latitanza, vanno citati i consiglieri sottoscrittori di una interpellanza in
materia: Romeo Morri, Pier Marino Menicucci, Cesare
Gasperoni ed Ernesto Benedettini (in precedenza anche Francesco Mussoni).
Inoltre va sottolineata la coraggiosa affermazione fatta nel corso di un
incontro pubblico sul buco di bilancio in Città dal Segretario di Stato per gli
Affari Esteri Augusto Casali. Il Segretario rispondendo ad una richiesta di
pubblicare le Convenzioni relative alle sale giochi e al palazzo degli uffici,
ha detto a chiare lettere di essere personalmente favorevole a tale
pubblicazione. Non solo. Ha precisato che a suo avviso la convenzione
sottoscritta l’anno scorso con la Giochi San Marino Spa potrebbe essere
annullata in quanto detta Società ha mancato a precisi e importanti adempimenti
per i quali, con la stessa convenzione, si era impegnata
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