L’INFORMAZIONE DI
SAN MARINO 22/02/2007 ( Casinò in
cambio di prerogative di sovranità? Il sospetto da un documento) – prima
parte –
Casinò in cambio di prerogative della
sovranità? Il sospetto emerge da un documento della Commissione di Inchiesta.
Documento che collega l’eventuale autorizzazione di apertura del casinò a San
Marino da parte dell’Italia con la firma di un accordo di cooperazione dettato
dall’Italia.
Di un accordo di cooperazione già
concordato si venne a sapere, all’improvviso, nel novembre del 2005, quando il
Ministro degli Esteri italiano, Gianfranco Fini, annunciò da Roma che, a
distanza di qualche giorno, sarebbe salito sul Titano per firmarlo.
La sorpresa fu grande: ancora non era
stata ottenuta dall’Italia la ratifica della convenzione contro le doppie
imposizioni firmata nel 2002 e considerata, fino ad allora, naturale ed
indispensabile premessa a un accordo di cooperazione.
Il testo della convenzione sulle
doppie imposizioni era stato stilato sulla falsariga di uno standard
internazionale confezionato dall’OCSE. Proprio perché basato su uno standard
internazionale, ai governanti sammarinesi parve troppo penalizzante per San
Marino. Per cui proposero all’Italia di mitigarne da subito gli effetti
facendola seguire o affiancandola con un altro accordo, un accordo, appunto, di
cooperazione, attraverso il quale San Marino diventasse una risorsa – anziché un
problema – per la stessa Italia.
Invece il 17 novembre 2005 si è stati lì lì per firmare – Fini,
per fortuna, non poté venire! – un accordo di cooperazione prima addirittura
dell’entrata in vigore della convenzione contro le doppie imposizioni. Un
accordo capestro per San Marino, da resa incondizionata. Motivo?
(1-Continua) Puntata 2 Puntata 3
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