Singolarità nella Pubblica Amministrazione
San Marino Oggi 23/09/2002 (Annullabile la convenzione Giochi San
Marino)
Ai primi di settembre il Congresso di Stato ha deliberato (o
preannunciato che delibererà) una serie di provvedimenti riguardanti la Pubblica
Amministrazione miranti a ridurre la spesa corrente. Ecco un passo: non potrà
essere riconosciuto il beneficio della pensionabilità delle indennità al
dipendente che si trova a ricoprire temporaneamente, al momento del collocamento
a riposo, la qualifica alla quale è legata l’indennità, nel rispetto della norma
che prevede la pensionabilità per i dipendenti che sono inquadrati stabilmente
nella qualifica stessa.
Occorre un esempio. Nelle scuole gli insegnanti eleggono
annualmente un collega a Vicepreside (medie e superiore) o Vicedirettore
(elementare ed infanzia). L’insegnante eletto riceve in aggiunta allo stipendio
una indennità mensile e – questo è il punto – se va ‘casualmente’ in pensione
proprio durante quell’anno, detta indennità entra a far parte della sua
pensione. Insomma continuerà a percepirla vita natural durante.
Il Capo del Personale, a suo tempo interpellato per iscritto da
un – incredulo – dirigente scolastico, confermò per iscritto la regolarità del
tutto. È una prassi diffusa in tutta la Pubblica Amministrazione. Si basa su
una legge promulgata, a quanto pare, per i politici. Insomma è regolare che una
indennità specifica per una funzione temporanea se in vigore al momento del
pensionamento, diventi una erogazione perpetua. Si dice che alcuni – politici o
semplici dipendenti della Pubblica Amministrazione – in vista del pensionamento
abbiano fatto il cumulo di tante indennità, erogate con generosità dal Congresso
di Stato col placet o il silenzio-assenso dei Sindacati. La restituzione,
deliberata dal Congresso di Stato, sarà rateizzata
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