25/04/2005 De Bortoli e Paolucci a San Marino parlano di India e Cina

25/04/2005 De Bortoli e Paolucci a San Marino parlano di India e Cina

De Bortoli e Paolucci a San Marino parlano di
India e Cina

 

San Marino Oggi 25/04/2005
(India, Cina e il
Titano)

Venerdì scorso abbiamo avuto modo di
ascoltare, fra pomeriggio e sera, Ferruccio De Bortoli, direttore de “Il sole
24-ore
”, e Umberto Paolucci, Vice Presidente della Microsoft Corporation,
invitati a San Marino, rispettivamente, da Banca Centrale e Soroptimist.
Personaggi diversi, temi diversi. Eppure sia al Kursaal, dove ha parlato De
Bortoli sulle piccole imprese, che nel Teatro Titano, luogo della conferenza di
Paolucci su internet, più volte si è accennato a Cina e India. C’è,
evidentemente, una preoccupazione diffusa. Da sfida globale. Anche gli Stati
Uniti non si sentono sicuri. Alcuni – come
Newt Gingrich – temono “che la supremazia dell’economia americana ceda
di fronte alla Cina e all’India a causa del fallimento delle scuole e
dell’indebolimento della leadership scientifica e tecnologica
”. Dunque gli USA intravedono una sfida simile a quella
arrivata dall’URSS nel 1957, quando cominciò a piovere dal cielo il bip bip
dello Sputnik. L’URSS perse perché, per esigenze interne, aveva tenuto separato
il settore tecnico-scientifico dall’economia. Cina e India non sono società
organizzate per compartimenti separati. La ricerca tecnico-scientifica, in quei
paesi, non è una spesa fine a se stessa, ma una risorsa trainante per
l’economia, proprio come per gli USA. Ed è pure utilizzata, come dagli USA, come
punta di diamante per ritagliarsi uno spazio di eccellenza nella economia
globale. In più Cina e India hanno, dietro il loro diamante, la spinta – questo
è un fatto del tutto nuovo – di milioni e milioni di persone lanciatesi
freneticamente in avanti come a un ordine improvviso scattato nella testa dopo
secoli di apatia e rassegnazione. Quell’ordine nella testa delle persone in Cina
e India non nasce né oggi né per caso. È il risultato di una scelta illuminata
dei governi di quei paesi operata alcuni decenni fa. Cina ed India, appena ne
hanno avuto la possibilità politica, hanno investito le loro prime risorse per
riorganizzare i sistemi scolastici e iscrivere i  giovani più capaci nelle
migliori università del mondo. Ora sono in grado di provvedere da soli a tutti i
gradi della formazione sino ai massimi livelli,  sino a organizzare essi stessi
università e istituti di ricerca tali da poter competere in qualità col resto
del mondo.

Paesi come l’Italia sono destinati al declino. Il sistema della
formazione dei giovani fino alle università e gli istituti di ricerca, è ancora
uno spazio di espansione della atavica demagogia parassitaria
dell’amministrazione pubblica pre-globalizzazione. San Marino non andrà meglio
se ancora una volta rimanda una seria riflessione nel settore dell’istruzione
per continuare ad ammantare di parole alla moda una realtà in effetti statica.

Ben vengano scosse come quelle di De Bortoli e di Paolucci, per
le quali dobbiamo essere grati a  Banca Centrale e Soroptimist.

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