L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 26/01/2007 (Autonomine e
casinò)
L’avv. Alvaro Selva sarebbe stato titolare di un ipotetico
mandato rilasciatogli da non meglio specificate autorità della Repubblica in
merito alla eventuale apertura di un casinò.
La Commissione d’Inchiesta sui giochi si è trovata davanti una
lettera con la quale Selva avrebbe ceduto all’Avv. Robert A. Freeman i poteri
derivanti da tale mandato.
Il mandato in questione fa riandare con la mente al caso
Palamede Malpeli scoppiato nel 1879. Anche allora per il casinò. Malpeli,
quell’anno, autonominandosi Plenipotenziario della Repubblica, con un documento
contenenti le firme – false – dei Segretari di Stato per l’Interno G. Belluzzi e
per gli Esteri e le Finanze D. Fattori e timbri apposti col dolo, autorizzò il
Barone Ottocar Prochazka, austriaco, appunto ad aprire un casinò in Repubblica.
La cosa finì con la condanna di Malpeli che dovette rispondere anche del reato
di tentata corruzione verso le autorità.
La questione Selva-Freeman ci era
parsa niente più che una bufala, dato che nessuno finora aveva tirato fuori il
mandato rilasciato dalle autorità a Selva. Per cui anche la esistenza di un
documento di trasferimento dei poteri di tale mandato da Selva a Freeman ci
era sembrata non credibile.
Dalla bozza di ‘Relazione della
Commissione di Inchiesta’ predisposta proprio da Selva, viene fuori – se non
andiamo errati – che davvero esiste una lettera di trasferimento del mandato da
Selva a Freeman. Con firma di testimoni: l’ing. Cornacina Luigi e il geom.
Romano Zanotti. Che esista anche un mandato rilasciato a Selva?
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