26/05/2008 Banca del Titano (ora S.M. International Bank), uno scandalo che si riapre con Giampiero Fiorani

26/05/2008 Banca del Titano (ora S.M. International Bank), uno scandalo che si riapre con Giampiero Fiorani

Banca del Titano (ora S.M. International Bank), uno scandalo che si
riapre con Giampiero Fiorani

 L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 26/05/2008
(
Fiorani,
Scaramella, Banca del Titano, Arc
)

Giampiero Fiorani, nel processo che sta per partire in
Italia, potrebbe essere chiamato a rispondere dei suoi contatti coi governanti
di San Marino per Banca del Titano (ora S.M. International
Bank
). E su certe operazioni in detta Banca  anche la procura di Forlì sta
indagando, per collegamenti con la Finbroker e, forse,  Mario
Scaramella
.

Da quei tribunali rimbalzerà la notizia che lo Stato  della
Repubblica di San Marino non solo non ha perseguito i responsabili dell’ammanco
di 30 milioni di euro nella Bdt, ma ha anche concesso l’immunità ai responsabili
di tale ammanco  ed ha addirittura tolto dalle tasche  di ciascun  cittadino
sammarinese (neonati compresi) 500 euro affinché non ne emergessero nemmeno i
nomi.

Così attraverso i media tutti  sapranno che a San Marino si
può provocare dalla sera alla mattina un ammanco di soldi anche enorme (il
triplo del capitale sociale!)  in una banca o in una finanziaria senza che  né
il tribunale né alcun organo dello Stato persegua i responsabili  o almeno
chieda la restituzione del maltolto. Il caso ricorda Arc Finanziaria.

A concedere l’immunità  per Bdt  sono stati il governo
straordinario ed i due governi successivi. Titolari della Segreteria delle
Finanze nei  tre ultimi governi,  Pier Marino Mularoni e Stefano Macina. Ora
Macina e Mularoni sono entrambi in  Congresso di Stato. Hanno in mano il potere
e, assieme, tutte le carte per risolvere lo scandalo.

Per l’Arc Finanziaria  fu scritto: “quando lo Stato si
mostra connivente nella realizzazione di operazioni truffaldine che hanno leso
diritti ed interessi di molti a vantaggio di pochi, quando succede tutto ciò ed
altro ancora, come si fa a non pensare che vi siano interessi incoffessabili da
parte di chi si assume la responsabilità di scelte tanto opinabili e contrarie
all’interesse generale della collettività?

Verrebbe da concludere
– come allora  concluse Tito Masi per Arc Finanziaria (quella volta non pagarono
i cittadini!) – che con Bdt è caduta  pure  “la speranza di trasformare
questo paese in uno Stato di diritto dove l’onestà sia ancora un valore
.”
 

Di fatto è peggio. Non
amministrandosi più la giustizia, vien da dubitare che, in ambito
internazionale, la Repubblica  possa continuare ad essere considerata  uno 
Stato … normale.

 

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