26/09/2005 Ephedra ha proposto una riflessione sul concetto di bene comune

26/09/2005 Ephedra ha proposto una riflessione sul concetto di  bene comune

Ephedra ha proposto una riflessione sul concetto
di  bene comune

LIBERTAS  26/09/2005

LA VOCE DI ROMAGNA 30/09/2005
(Da Ephedra una riflessione sul bene comune)

L’Associazione Culturale e Politica Ephedra, benché ancora in
fase di costituzione, ha cominciato già a proporre all’opinione pubblica la
trattazione di temi di ordine generale del tutto assenti da troppo nei dibattiti
pubblici. Il primo in assoluto messo in cantiere è quello del bene comune.

Altre volte abbiamo avuto modo di paragonare la situazione
sammarinese attuale a quella dell’Italia quando i suoi politici ubriacavano la
gente con gli alti rendimenti dei titoli di Stato emessi per continuare ad
alimentare la spesa corrente. Pur di restare al potere per abietti motivi
personali (come ha rivelato ‘mani pulite’) quei politici italiani hanno
pregiudicato l’avvenire del loro paese.

Nel nostro paese è peggio. Si va alla distruzione. I politici
non hanno più alcun progetto di futuro. Non sanno fare altro che offrire la loro
disponibilità a farsi corrompere. Sono i collettori di tangenti a determinare
ormai le loro scelte.

Verso il 20 luglio 2005 appare la notizia che dalle zone
limitrofe è partita la denuncia che nelle sale dell’ex Kursaal si pratica il
gioco d’azzardo in violazione ad uno specifico accordo italo-sammarinese. Il 1°
agosto, su riferimento dei Segretari di Stato per il Turismo, Paride Andreoli,
delle Finanze, Pier Marino Mularoni, dell’Industria, Claudio Felici, e del
Territorio, Gian Carlo Venturini, il Congresso di Stato autorizza il
trasferimento di quelle sale a Rovereta cioè dentro le zone limitrofe.

Altro fenomeno sotto gli occhi di tutti. La grande speculazione
edilizia che sta imperversando sul versante verso Rimini. In merito, i politici
pare non siano occupati in altro che a procurare clienti azzerando ogni vincolo
nei trasferimenti di persone e capitali senza ormai alcun filtro, nemmeno quello
del buon senso.

In Italia il fardello del debito pubblico contribuisce più di
ogni altro fattore a far scivolare quel paese verso l’Africa.

San Marino rischia di più. Potrebbe sparire letteralmente come
Stato. I politici sammarinesi si comportano  come se avessero scommesso sulla
fine del loro stesso paese ed il loro massimo impegno sia quello di contribuire
a far sì che la scommessa si realizzi. In un tale contesto il bene comune, per
essi,  è un tema che non ha ragion d’essere.

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