28/09/2009 La miglior risposta di San Marino all’Italia di Tremonti

28/09/2009 La miglior risposta di San Marino all’Italia di Tremonti

La
miglior risposta di San Marino all’Italia di Tremonti 

 

L’INFORMAZIONE DI SAN
MARINO
 28/09/2009 (San Marino comincia a
reagire)

Con
il doppio successo presso Moneyval e Ocse, San Marino ha cominciato a reagire e
nel migliore dei modi all’attacco proditorio di Tremonti al Meeting di
Rimini.

Tremonti, però, a Rimini non si è limitato a umiliare la Repubblica di
San Marino trasformando la conferenza stampa, che usualmente ha luogo dopo un
incontro fra rappresentanti di Stati, in un inusuale monologo accusatorio,
additandola come paradiso fiscale. Siccome San Marino è enclave dell’Italia, per
Tremonti sta all’Italia, alla sola Italia,  occuparsi del caso.
Un “particolarismo … A differenza di
altri Paesi che noi possiamo definire in modo un po’ eufemistico a tassazione
agevolata, a differenza di altri Paesi San Marino insiste fondamentalmente
sull’Italia. Altri Paesi che hanno questo regime di fiscalità hanno rapporti non
solo con un Paese confinante ma con altri. Questo vale per altri:  per
Montecarlo, per la Svizzera,  per il Lienchtenstein
”.

Questo particolarismo”, cioè la condizione geopolitica di Stato enclave
dovrebbe, secondo Tremonti, essere tenuta ben presente da San Marino quando si
relaziona con altri Stati o si muove dentro gli organismi internazionali.

Tremonti, infatti, nella stessa occasione,
ad esempio, ha messo in collegamento la firma degli accordi italo-sammarinesi
(doppie imposizioni e  collaborazione finanziaria) con la valutazione su San
Marino del Moneyval prevista a distanza di qualche settimana:
ci impegniamo per un trattato che si deve e si
può fare in parallelo con l’accordo Moneyval o in corrispondenza nei tempi più
brevi possibili
”. Come dire: la Repubblica di San Marino
non osi  muoversi da sola a Strasburgo!

La
Repubblica di San Marino, invece, è riuscita a farsi riconoscere come Stato
affidabile dal Moneyval e, per giunta, dall’Ocse, anche in assenza della stipula
dei suddetti accordi con l’Italia. I segretari di Stato, Mularoni e Gatti, ce
l’hanno messa tutta, dopo l’umiliazione di Rimini, da cui erano stati toccati
anche personalmente.

 

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