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L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 29/01/2007 ( Tribunale sì, tribunale
no)
Augusto Casali (Nps) annuncia nuovi documenti sulla vicenda del
casinò. Il che surriscalda ulteriormente il clima politico già incandescente per
le dimissioni di Alvaro Selva e la ripercussione in Consiglio fin da oggi stesso
(Marco Arzilli, Ns, invita la gente ad assistere).
Claudio Felici (Psd) non si formalizza: se Casali ha nuovi
documenti li renda pubblici. Punto e basta. Fernando Bindi (Ap) distingue: se di
rilevanza politica li porti in Commissione o Consiglio, se di rilevanza penale
in Tribunale. Gli autosospesi della Dc (Pier Marino Mularoni, Cesare Gasperoni,
Rosa Zafferani, Giovanni Lonfernini) indicano il Tribunale punto e basta.
Come in passato, c’è molta confusione.
La lista di politici (con in testa Gabriele Gatti, Dc)
‘pedinati’ da Mario Scaramella e rivelata da Bindi e Venturini (Ap) è certamente
materia anche di Tribunale. C’è di mezzo un reato. Altrettanto potrebbe dirsi
per il ‘mandato’ a Selva di trattare l’apertura di un casinò che sembrava del
tutto campato in aria ed, invece, è divenuto, in questo giorni, meno
fantomatico.
Sui collegamenti di politici con la mafia russa (ventilati da
‘Il Giornale’) le informazioni sono state stoppate dal Governo (Psd, Ap ed Su)
accettando a Miramare la richiesta di Scaramella di ritirare la denuncia a Paolo
Guzzanti. Un atto vergognoso. Ma politico. Come fu politica – e vergognosa – la
copertura della conferenza stampa di una società dei giochi a Palazzo Begni.
Dice Felici: chi ha documenti di interesse pubblico li metta a
disposizion
 e.
Poi, politica e Tribunale ognuno per la propria strada.
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