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L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 3/04/2008 (Il gioco
patologico e curativo)
Francesco Gatti,
membro del Consiglio Direttivo dell’Ente
di Stato dei Giochi su proposta di Sinistra Unita, non ha gradito che in un
articolo sul giornale on line libertas.sm, si sia blandamente ironizzato su
certe iniziative di contrasto del gioco patologico attivate nelle stessa
struttura del casinò automatizzato di Rovereta. Appena nominato Gatti aveva
espresso una interpretazione del parere autentico dei sammarinesi sui giochi,
che aveva costretto il suo Presidente a una precisazione. Questa volta si ha
l’impressione che Gatti si aspetti dai sammarinesi un riconoscimento per l’idea
che lo vede fervido sostenitore. Idea che farà certamente del clamore. Come
farebbe del clamore invitare a tener lezione in un corso di educande la
tenutaria di un bordello o aprire un centro per la ricerca del cancro polmonare
nei laboratori di una multinazionale del tabacco.
Gatti si aspetta non delle critiche, ma,
probabilmente, un qualche riconoscimento. Anche dello Stato. Ad esempio, visto
il grande uso, un passaporto diplomatico, perché abbia modo di portare, a nome
della Repubblica di San Marino, questa idea per il mondo, senza fare, negli
aeroporti, la fila, cui sono costretti i comuni mortali.
Se il passaporto diplomatico tarda però Gatti
non si avvilisca. Ancora – se non andiamo errati – non è stato dato nemmeno al
prof. Luciano Maiani (fra l’altro cittadino della Repubblica di San Marino, già
candidato al premio Nobel, Presidente del Cnr, vincitore del Premio San Marino,
eccetera), anche lui famoso nel mondo per una qualche ideuzza, risultata
azzeccata, sia pure in altro campo, il nucleo dell’atomo.
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