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L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 5/07/2010 (Vicenda BdT, almeno si può sperare nella
Gdf)
Un flash è
arrivato all’improvviso nei giorni scorsi sulla vicenda Banca del Titano.
Non da San
Marino.
Da Ancona.
La Guardia di
Finanza anconetana ha individuato una banda di truffatori responsabile di un
colpo da 10 milioni di euro a danno della Bdt. Portato a termine – secondo
l’accusa- con la complicità del direttore della banca stessa, il dr. Adriano
Pace.
In effetti il
dr. Pace, nel giugno 2009, fu destinatario, da parte del tribunale sammarinese –
proprio con l’accusa di truffa – di un avviso di garanzia, piovutogli addosso
come un fulmine a ciel sereno, viste le reazioni di sorpresa ed indignazione sue
e del suo legale, l’avv. Luigi Lonfernini.
A quanto
appurato da David Oddone presso il comando della Gdf anconetana, già dall’aprile
2008 era stata chiesta al tribunale sammarinese, dalla procura di Ancona, una
collaborazione giudiziaria in merito a detta truffa. Collaborazione che ha
prodotto, l’anno successivo, appunto il suddetto avviso al dr. Pace.
Poi, a San
Marino, non si era saputo più nulla.
Di nuovo attorno
alla vicenda, a San Marino si ricreò il buio.
Procedendo in
questo modo quando i sammarinesi ritorneranno in possesso dei 500 euro di cui
ciascuno di loro è stato derubato?
I sammarinesi,
per il recupero, devono cominciare a sperare nella Gdf di Ancona o di Roma,
visti i legami fra Bdt e la finanziaria Smi?
Non si vede
perché il Tribunale di San Marino non comincia ad interessarsene magari
raccogliendo informazioni presso i responsabili politici del periodo e presso i
sottoscrittori dell’atto di cessione della Bdt del 25 ottobre 2007. I venditori
sono anonimi ed i compratori sono anonimi. Però in chiaro, sotto l’atto, costato
ai contribuenti sammarinesi oltre 16 milioni di euro, ci sono le firme dei
rappresentanti di Banca Centrale, Amphora fiduciaria Spa, San Marino
Investimenti Sa, Ge.Fin Sa, Cassio Morselli, R.E.P. Real Estate Partecipation
Sa.
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