L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 7/07/2008
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Le distorsioni provocate da San Marino all’esterno, non
fanno ormai più notizia in Italia, tanto sono frequenti.
In Italia adesso cominciano a fare notizia le distorsioni
provocate dai politici sammarinesi all’interno della stessa Repubblica senza –
questo è il punto – che i sammarinesi reagiscano.
È la non reazione dei sammarinesi a fare
notizia.
Il sito antikarnak (che come l’antisanmarino ha una certa
impostazione) da sempre è andato sostenendo che la Karnak sbaraglia i
concorrenti sul mercato italiano perché, agendo da San Marino, paga l’imposta
sammarinese del 17%. Da qualche giorno detto sito sta informando i sammarinesi
di aver scoperto che la Karnak non paga il 17% (come da legge) ma il 4,8%.
I curatori del sito si aspettano che i sammarinesi, di
fronte alla denuncia di cotanto scandaloso privilegio, si ribellino.
Non sarà così.
Per i sammarinesi quel 4,8% non è nemmeno una vera notizia.
Si parla di società con esenzione totale. E non, come nel caso Karnak, per
fornire ad una azienda migliori chances sul mercato esterno, ma solo a pro’
degli amici e degli amici degli amici.
Insomma c’è di peggio. Per un sammarinese che figuri a
catasto con nome e cognome, i redditi derivanti dai suoi immobili si accumulano
con gli altri e l’aliquota può salire al 30-40%. Chi intesta i beni a una
immobiliare al più paga il 17%, ma più spesso niente, visti i bilanci quasi
sempre attorno allo zero. Il caso Karnak, insomma, si perde in una giungla
fiscale sammarinese, da Medioevo. Gli ultimi tre governi hanno distribuito
società immobiliari a man bassa, fino a 60 in una sola seduta di Congresso.
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