7/10/2006 Dissidenti nella Democrazia Cristiana e poteri forti

7/10/2006 Dissidenti nella Democrazia Cristiana e poteri forti

Dissidenti nella Democrazia Cristiana e poteri
forti

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 7/10/2006 (Chi rafforza i
poteri forti?
)

Premetto che non ho alcun titolo per
esprimere un  giudizio sulla conferenza stampa indetta da un gruppo di aderenti
alla Democrazia Cristiana in polemica con i vertici del Partito. Non sono
nemmeno iscritto alla Democrazia Cristiana. Dal 1974. Cioè da quando all’interno
del Partito sono cominciate le divisioni finalizzate al solo scopo della
conquista di posizioni di potere. Ma ho continuato a partecipare sempre
attivamente, quando mi è stato possibile, alla vita della DC.

E quando, nelle ultime elezioni, la
DC mi ha offerto la candidatura  ho accettato a una condizione: che la campagna
elettorale mi consentisse di dare più visibilità e forza comunicativa ai temi
che già avevo tentato di portare avanti, nel disinteresse generale del mondo
politico, con istanze d’arengo, referendum e articoli di giornale. Vale a dire:
proprietà immobiliari, giochi,  sovranità. Ed intendo ancora, anche dopo le
elezioni, portare avanti  questa linea che vuol essere di stimolo e di denuncia
perché  nel governo il progetto di rinnovamento annunciato sia reale.

L’azione di stimolo e anche di
denuncia anche forte intrapresa dalla Democrazia Cristiana come partito di
opposizione, non credo che vada contro gli interessi né del paese né del
Partito. Indebolire la Democrazia Cristiana,  in questo momento, con
l’esasperazione del dibattito interno per motivi che alla gente non sono del
tutto chiari, significa, di fatto rafforzare nel governo la corrente dei poteri
forti i quali non vogliono il cambiamento né in materia di giochi né nel campo
dell’edilizia né nei settori finanziari.

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