L’INFORMAZIONE DI SAN
MARINO 7/12/2009 (Il silenzio del presidente
Bossone)
Il silenzio, da qualche tempo, del Presidente
di Banca Centrale, Biagio Bossone, preoccupa.
Il dr. Bossone è rimasto sostanzialmente in
silenzio di fronte alla firma dell’accordo di collaborazione finanziaria con
l’Italia. Accordo che, di fatto, azzera
il suo progetto di fare di San Marino un ‘luogo
di mezzo’ nell’economia globale. Infatti con detto accordo San Marino è
divenuto totalmente
enclave dell’Italia secondo i desiderata
di Tremonti, avendo rinunciato al diritto di muoversi in autonomia sul
mercato mondiale, cioè senza preventivi ok ed intermediazioni dell’Italia.
Il dr. Bossone è in silenzio anche sulla
decisione del governo di somministrare al sistema bancario, già boccheggiante
per lo scudo fiscale, una dose da cavallo, con la creazione, ex abrupto, di un
fondo di riserva attraverso un prelievo
dell’8% sulla raccolta diretta.
L’aliquota dell’8% è applicata sia alle
banche che sono in regola secondo i normali parametri (vigenti anche
internazionalmente), sia alle banche che in regola non sono o per deroghe
concesse da Banca Centrale o per scarsa vigilanza di Banca Centrale (salvo poi
andare a lamentarsi, da parte di questa, alla procura di Forlì!).
L’aliquota 8% va rimodulata. Con un fattore
specifico banca per banca, inversamente proporzionale al coefficiente di
solvibilità della banca stessa. Insomma aliquota maggiore per chi meno si è
messo in sicurezza.
Altro punto. Nelle circostanze attuali il
dr. Bossone non può non occuparsi della trasparenza nelle proprietà della
banche, rendendone pubblici i reali beneficiari. Per non moltiplicare i casi
Banca del Titano. I soci, anonimi, di Bdt, responsabili di un buco di
30 milioni di euro, sono stati favoriti, proprio nelle stanze di Banca
Centrale, con una erogazione statale a fondo perduto di oltre 16 milioni di
euro e con il
rilascio di immunità giudiziarie. Le gente non vuole che il caso si ripeta.
Anzi vuole che, anche sulla base dei nuovi elementi emersi dalla indagine
presso la procura di Roma (relative
a Smi ed Amphora), si recuperino i soldi spesi per Bdt e si faccia
giustizia.
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