L’INFORMAZIONE DI
SAN MARINO8/01/2007 (Sono bastati
sette giorni)
L’11 settembre 2006 il Congresso di
Stato decide di querelare Guzzanti, noto per il giudizio sui governanti,
“Tangentisti e pirati della finanza”,portato in Consiglio il 27
luglio da Gatti e Menicucci. Guzzanti ha firmato l’articolo, contro San Marino,
del 6 luglio su “Il Giornale” di cui è vicedirettore. Figura come intervistato
negli articoli contro San Marino su “Il Giornale” del 21 e 22 agosto. Un titolo
è: “S. Marino, l’ombra della mafia russa sul casinò voluto dal
centrosinistra”. Vi si parla di “soldi – tanti – che sarebbero girati e
sulle cifre che sarebbero state versate a questo e a quel politico da colossi
mondiali del gioco d’azzardo”. Vi si parla di “incontri di esponenti
sammarinesi …. – a bordo di misteriosi panfili”russi“al
largo della costa adriatica”, avvenuti nei mesi estivi del 2006. L’altro
titolo è dedicato ad Alvaro Selva e al suo impegno per una casa da gioco a
San Marino.
Scaramella
il 23 ottobre 2006 promette di cessare gli attacchi, cioè di non fare i nomi
dei politici coinvolti nei rapporti coi russi per il casinò, in cambio del
ritiro della querela contro Guzzanti. Al che il governo denuncia il ricatto? No.
Già venerdì 27 ottobre, Stolfi va a Roma da Guzzanti, il quale gli firma due
righe generiche di ritrattazione sul famoso giudizio sui governanti e … affare
fatto. Lunedì 30 il Congresso di Stato ufficializza il patto. Niente più
querela. Sono bastati 7 giorni.