Naturopatia. I Tuoi capelli parlano di te, anche se non li hai!

Naturopatia. I Tuoi capelli parlano di te, anche se non li hai!

 

I TUOI CAPELLI

Forza, Alto, Legami e Identità, ecco le parole chiave che possono riassumere il valore e il simbolo dei capelli. Dai capelli siamo in grado di capire lo stato di vitalità della persona. Insieme alla pelle, agli occhi e alle unghie, i capelli sono uno degli indicatori dello stato di salute interno. Essi rappresentano una parte molto importante, delicata e forte al tempo stesso, indicano la carenza o il malassorbimento di determinate sostanze o nutrienti, lo stato psicofisico della persona, l’equilibrio ormonale e la salute degli organi. Inoltre i nostri capelli sono esposti sempre più alle aggressioni climatiche e all’inquinamento subendone le conseguenze.

La storia e la mitologia ci insegnano che, chiome folte, richiamano la forza virile – basti pensare a Sansone il cui taglio di capelli simboleggiò proprio la decadenza delle sue forze- o a quella istintuale che ci rimanda alla natura e al mondo animale, dalla criniera del leone alla chioma di un albero. Una chioma folta da anche l’idea del genio, pensate ad Einstein ad esempio, i suoi capelli sembravano un prolungamento energetico che dal cervello si propagava anche al di fuori. D’altronde, i capelli non sono che l’emanazione più concreta e tangibile della nostra energia, una sorta di antenne capaci di captare vibrazioni e frequenze di tutto ciò che ci sta attorno…avete presente i capelli elettrizzati quando aumenta nell’aria la carica elettrostatica?

Ecco uno esempio concreto di cosa accade quando nell’aria….avvertiamo qualcosa che “non va”. La loro collocazione, in alto sopra la testa, nel luogo più alto del nostro corpo ci suggerisce anche un altro tipo di valore, quasi un aggancio tra il mondo psichico/mentale e quello spirituale. Sarà forse per questo che, alcune culture celano dietro un velo non solo il volto ma anche la capigliatura, soprattutto femminile? I capelli sono una sorta di legami, di corde in qualche modo interconnessi con la proiezione che si ha di se stessi e con la propria vita. Non è un caso infatti che molto spesso si verifichino casi di alopecia (perdita dei capelli) in concomitanza a lutti o separazioni.

Sono il simbolo delle radici e quindi delle tradizioni o per chi conosce un po’ la Medicina Ayurvedica il legame con il primo chakra, Muladhara. I capelli hanno il loro spessore sia che si parli di fisicità, ma anche dell’immagine che una persona ha di sé. Rappresentano un modo di pensare (ad esempio lisci linearità di pensiero, ricci maggior vitalità ma anche inquietudine esistenziale, mossi maggiore emotività) e il modo in cui ci si rapporta agli altri, la propria creatività e il propria sensualità e seduzione. I capelli sono quindi un’espressione di comunicazione, l’esteriorizzazione di uno stato d’animo o di un cambiamento interiore. Quante volte, specialmente per le donne si sigla la fine di una relazione o l’inizio di un cambiamento con un nuovo taglio di capelli o un nuovo colore?

Anche la pulizia e la cura che mettiamo nel trattare i nostri capelli ci parlano di come, in quel momento, la persona sta vivendo la sua vita e quanto amore ha per se stesso. Entrando nel vivo di questo argomento non possiamo non parlare della matrice senza la quale i capelli non potrebbero esistere: il cuoio capelluto, spesso dimenticato ma indiscusso artefice di una chioma in ottimo o pessimo stato.
Il cuoio capelluto e i capelli, infatti, sono strettamente collegati lo sono anche da un punto di vista biochimico; la salute dei capelli, origina proprio da li. Scendendo un po’ più nel dettaglio la salute del cuoio capelluto dipende dalla salute del bulbo pilifero (i follicoli devono sempre essere liberi) e dalla circolazione sanguigna sottostante che gli procura il nutrimento. Quando il cuoio capelluto si altera questo si riflette subito sui capelli 

 

CAPELLI SECCHI 

Un cuoio capelluto secco è indice di una disidratazione, indica che lo strato lipidico si è sensibilmente ridotto. Le cause? Prodotti aggressivi, ipersensibilità, acqua con cloro o calcare, tinture. A questa situazione corrisponde anche una secchezza e un’opacità dei capelli. In questo caso dovremmo intervenire direttamente sul cuoio lavando i capelli con prodotti naturali che contengono vitamina E e nutrono in profondità (state attenti, la scritta naturale sulla confezione del prodotto non ne accerta la naturalità, basta infatti una percentuale di principio attivo naturale al di sotto del 2% per far apparire la scritta naturale sulla confezione; come per gli alimenti è bene controllare in etichetta gli ingredienti). Timo, salvia e lavanda in oli essenziali sciolti in un po’ di olio di cocco o aloe oppure limone, basilico e menta in oli essenziali sciolti in olio di cocco massaggiati sul cuoio dopo lo shampoo vanno a ripristinare il film e a reidratare. Anche l’alimentazione ci può aiutare aumentando il consumo di proteine, uova e legumi, olio di sesamo, oliva e girasole rigorosamente spremuti a freddo e di prima spremitura. Integratori multivitaminici, omega 3 e 6, olio di germe di grano possono sensibilmente migliorare la situazione. 

 

CAPELLI GRASSI 

Un cuoio capelluto grasso indica che c’è un eccesso di sebo che ostruisce il bulbo causando asfissia e può provocare la caduta del capello. Il principale responsabile in questo caso è lo stato ormonale o lo stato di salute del fegato. Sarà necessario usare shampoo naturale ed oli essenziali che non irritano la cute. L’uso del balsamo in questi casi è sconsigliato. Per riequilibrare il ph e la secrezione è buona norma sciacquare i capelli con acqua e aceto di mele. Nell’alimentazione è opportuno introdurre, cipolla, la famiglia delle crucifere (cavoli, verza, cavolfiore ecc), l’aglio. Lo stress agisce negativamente sul sistema ormonale e quindi anche sulla produzione di sebo, ridurre le tensioni con il training autogeno o altre tecniche di rilassamento riequilibrano il sistema endocrino allentando le tensioni e riducendo l’eccesso di cute oleosa. Il cuoio va massaggiato ogni giorno con i polpastrelli usando ad esempio olio essenziale di rosmarino oppure cipresso diluiti in olio di cocco o sciolti in un mezzo cucchiaino di sale nell’acqua dell’ultimo risciacquo. Anche l’integrazione a base di fermenti lattici, zinco in oligoelemento, il carciofo o la bardana in estratto secco o liquido oppure i semi di pompelmo possono migliorare questo disequilibrio. 

 

CUOIO CAPELLUTO CON FORFORA 

L’esfoliazione del cuoio è un processo naturale come avviene per tutto lo strato epidermico. Se questo processo subisce per cause esterne o interne un’alterazione, lo strato di cellule morte diventa eccessivo e si forma la forfora. Le cause interne spesso hanno a che fare con una dieta sbilanciata e disordinata, intolleranze, eccesso di latticini, carenze vitaminiche e problemi epatici. Le cause esterne vanno di solito ricercate nell’uso di prodotti troppo aggressivi. Generalmente la forfora è associata anche a fastidiosissimi pruriti. E’ necessario sostituire lo shampoo industriale che normalmente contiene SLS con uno shampoo naturale addizionato con olio essenziale di tea tree, è bene sciacquare i capelli con succo di limone e acqua e preparare una maschera con olio di jojoba, calendula, geranio e camomilla. Nell’alimentazione si devono ridurre drasticamente o meglio eliminare latticini, zuccheri bianchi, prodotti industriali e l’alcool, farine e incrementare l’uso di frutta e verdura cruda. Prima del lavaggio è bene frizionare la cute con aloe e oli essenziali di lavanda, cajeput aggiungendo cipresso se è grasso e salvia se il cuoio è comunque secco. Per bocca, le vitamine del gruppo B, le vitamine A ed E, zinco, il the verde, l’estratto di ortica e la centella sono ottimi coadiuvanti. 

 

E SE I CAPELLI CADONO? 

I capelli affrontano delle fasi, quindi ogni giorno una persona sana, adulta, perde da 40 a 100 capelli che sono sostituiti dai nuovi. Quando c’è una disequilibrio legato a cause interne o esterne come ad esempio una situazione stressante che dura da molto tempo, i capelli possono interrompere la fase di sostituzione. Ci sono situazioni in cui questo è reversibile, come nel caso di una temporanea intossicazione da metalli pesanti (es piombo); oppure un’eccessiva esposizione a fattori inquinanti e velenosi, abuso di farmaci, carenze nutrizionali, ad esempio acido folico, zinco, vitamina B6, ferro, iodio, zolfo. Anche un elevato livello di stress, una dieta scorretta, stadi infiammatori cronici, infezioni, anemia e patologie epatiche, trattamento con farmaci chemioterapici ecc possono contribuire ad accelerare la perdita dei capelli. Ci sono situazioni però le cui cause sono difficilmente reversibili, tra queste l’ereditarietà, fattori ormonali e l’invecchiamento. In ogni caso, per rinforzare i capelli e favorirne la crescita ricorda :
Rivitalizzare il cuoio capelluto massaggiando e utilizzando gli oli essenziali
Una buona circolazione sanguigna è necessaria al buon mantenimento di una folta chioma
Usare olio di jojoba come maschera da applicare assieme agli oli essenziali prima di lavare i capelli almeno 1 volta al mese.
Usare shampoo naturali senza SLS a base di aloe e tea tree
Risciacquare i capelli con aceto di mele e acqua fredda per stimolare l’apertura dei pori del cuoio capelluto
Mantenere i livelli di colesterolo bassi nel sangue
Mangiare in modo consapevole privilegiando frutta, verdura, cereali integrali e limitando le proteine di origine animale, i formaggi, eliminando gli insaccati.
Usare regolarmente le spezie per insaporire i tuoi cibi: zenzero, curcuma, rosmarino, peperoncino, pepe sono ottimi per il sapore e per la tua salute.
E qualche pillola di psicosomatica relativa a due patologie legate al mondo dei capelli, forse le più diffuse, senz’altro le più temute: 

 

ALOPECIA e CALVIZIE 

L’alopecia è la perdita dei peli e dei capelli su tutto il corpo in particolar modo sulla testa, può manifestarsi generalizzata o a chiazze. Il significato simbolico è la manifestazione di un trauma affettivo molto profondo.
Generalmente si verifica la perdita dei capelli in seguito ad un evento affettivo traumatico che la persona ha vissuto o ha temuto di vivere. Nei bambini ad esempio questa situazione è molto evidente, perché la pelle rappresenta un’identità in continua trasformazione. Il bambino può sperimentare una condizione simile se i genitori si separano o se viene a mancare la figura di accudimento principale, in questo caso l’alopecia è la rottura di un legame (capelli) e la comunicazione di un profondo malessere, un lutto che ha lasciato un vuoto e una mancanza di vitalità, per analogia la zona cutanea senza i peli dovuta al mancato nutrimento del bulbo pilifero. Una parte dell’energia vitale non è più libera di fluire. Nell’adolescente l’alopecia denuncia una difficoltà nello sviluppo psicologico e nella maturazione. Evidenzia una volontà nell’affermare la propria personalità ma al contempo una dipendenza molto forte dalla figura materna. Per analogia l’adolescente scopre la sua pelle glabra come un neonato, una sorta di regressione alla primissima infanzia per non riuscire a fare lo scatto psicologico di crescita che lo porterà nel mondo degli adulti. In altri casi, l’alopecia potrebbe denunciare una disarmonia dal punto di vista sessuale, il ragazzo non si sente libero di esprimere la propria sessualità/creatività a causa di un ambiente familiare molto rigido, bigotta e moralista. Nel giovane adulto la perdita di capelli è sovente legata a stress fisico e mentale, di solito si manifesta sotto forma di calvizie (è facile vedere studenti stempiati..) Seppur questa patologia in passato era di natura prettamente maschile, oggi questa problematica affligge anche giovani donne che seguono uno stile di vita piuttosto maschile. Nell’adulto l’alopecia è connessa con la perdita di se stessi: un trauma che ha minato la nostra identità. Una piccola area senza capelli indica che il problema è settoriale, quindi interessa un solo ambito della vita, mentre la perdita totale dei capelli e dei peli manifesta una demotivazione profonda nei confronti della vita. Nell’anziano, oltre che per una questione fisiologica può simboleggiare la difficoltà di accettare la perdita di un ruolo sociale (ad esempio la perdita del lavoro o la pensione) oppure il calo di alcuni funzioni fisiologiche (ad esempio la sessualità).Il senso di perdita è sempre collegato ad un blocco dell’energia vitale.
Chi è a rischio
I bambini che hanno vissuto traumi emotivi
Bambini che sono stati sottoposti ad uno svezzamento precoce
Bambini le cui mamme non riescono a trasmettere la propria affettività
Giovani soggetti a forte stress psicofisico: studio, sport agonistico, lavoro
Giovani con scarsa o nulla attività sessuale protratta nel tempo
Persone che non riescono a imparare dagli errori che si ripetono nella loro vita relazionale, tendono a sdrammatizzare, mentre qualcosa dentro di loro si rompe. 

 

I CONSIGLI DEL NATUROPATA 

Dal punto di vista psicologico è necessario ritrovare l’unità e l’identità della persona, si possono intraprendere vari percorsi dal counselling alla psicoterapia, alle tecniche corporee e rimedi naturali. Indipendentemente dall’origine del trauma è necessario stare il più possibile in mezzo alla natura, fare delle lunghe passeggiate magari scalzi sulla sabbia o sull’erba, in montagna o al mare per ritrovare tempi e cicli più vicini al nostro ritmo interno permettendo alle nostre radici di rigenerarsi a alla nostra psiche di non cedere al ricatto del tempo. Qualsiasi sia la strada che si intraprende, è necessario avere pazienza e se non la si ha…è il momento buono per acquisirla, perché la frenesia e il ritmo incessante è sempre l’anticamera dello stress. E’ bene evitare interventi radicali o terapie d’urto sia fisiche che psichiche per salvaguardare quello che è un po’ il nostro ciclo vitale; se qualcosa ha smesso di crescere e di fluire, potrà riprendere a farlo solo naturalmente.
Buona chioma a tutti!

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