Movimento civico ‘Per San Marino’: Programma elezioni 2012

Movimento civico ‘Per San Marino’: Programma elezioni 2012

LE TRAIETTORIE DEL CAMBIAMENTO

Il Movimento “… per San Marino” si è costituto in
seguito alla profonda crisi della partitocrazia che con le sue lotte di potere,
col nefasto intreccio tra affari e politica, con un clientelismo esagerato, con
errori di gestione enormi, ha portato il Paese al declino, ad una recessione
economica che dura da cinque anni, ad un indebitamento colossale che mette a
repentaglio la sopravvivenza della Repubblica.

Il Movimento “… per San Marino” intende dare il suo
contributo per promuovere una profonda svolta morale, politica e culturale;
partecipare ad un progetto decennale per costruire
una nuova San
Marino
con un insieme di
riforme coordinate e coerenti; impostare il buon governo nella libertà, nella
solidarietà, nella sicurezza e nella giustizia sociale, con l’obiettivo di una
concreta rinascita del Paese.

Il Movimento “… per San Marino”, nella piena
convinzione che esistono le energie culturali e le risorse umane che possono
avviare un radicale cambiamento, sostiene l’organizzazione di una comunità
aperta che vede protagonisti i cittadini sammarinesi, le nostre giovani
generazioni, sostenute dalla forza creativa e determinante delle nostre donne e
dall’esperienza consolidata degli anziani, animate da una chiara visione di
futuro.

Il Movimento “… per San Marino” ritiene essenziale
costruire una democrazia sociale basata sulla legalità, sulla trasparenza,
sulla partecipazione attiva dei cittadini sammarinesi alle grandi scelte
politiche e alle attività economiche statali e private per unire l’intera
comunità e diffondere l’orgoglio di essere sammarinesi.

Opera pertanto con l’obiettivo di realizzare
l’alleanza tra le forze del lavoro, dell’impresa e delle professioni per
esprimere la ferma volontà di realizzare
una nuova San Marino onorata e rispettata.

Il Movimento “… per San Marino” si vuole realizzare
una comunità dei doveri e dei diritti; affermare la laicità dello Stato;
valorizzare l’impegno, il merito e l’intelligenza; difendere la dignità del
lavoro; assicurare il rispetto della famiglia e il valore della persona;
riconoscere ai sammarinesi nel mondo la pari dignità dei diritti di
cittadinanza; dare priorità alla formazione e all’educazione attraverso un
sistema scolastico pubblico, di alto livello, teso a soddisfare le esigenze del
mercato del lavoro; difendere la libertà della ricerca scientifica; affermare
le pari opportunità anche con una forte attenzione al rapporto tra tempo di
vita e tempo di lavoro.

Il Movimento “… per San Marino” ritiene pertanto che
devono avere priorità assoluta la piena occupazione di tutti i lavoratori
sammarinesi; la salvaguardia di un ambiente sano, dinamico e favorevole ad uno
sviluppo economico sostenibile; la rifondazione etica del Paese impostata sullo
stato di diritto, su istituzioni credibili ed autorevoli, su servizi di
eccellenza.

Devono affermarsi una cultura di governo del
territorio e dell’ambiente, nuovi metodi di gestione della cosa pubblica; una
informazione libera e imparziale. Vanno contrastate duramente la criminalità
organizzata, la presenza di comportamenti disonesti nella politica e nella
Pubblica Amministrazione; i conflitti di interesse e le incompatibilità.

ECONOMIA, FINANZA, TERRITORIO

Il Movimento “… per San Marino” propone la definizione
di un progetto decennale da revisionare ogni anno impostato su un nuovo modello
economico caratterizzato dalla trasparenza e dalla legalità, con l’obiettivo di
promuovere una crescita programmata e sostenibile; la piena occupazione di
tutti i sammarinesi; la difesa e il rafforzamento dello stato sociale; la
diffusione del benessere psicofisico e materiale; il bene comune.

Per calibrare la quantità e la qualità degli
interventi è prioritaria la redazione di un rapporto completo sullo stato della
finanza pubblica e privata avvalorato dal parere della Commissione di Controllo
della Finanza Pubblica. Il rapporto dovrà illustrare la situazione del sistema
bancario, finanziario e assicurativo, nonché la situazione debitoria
complessiva dello Stato, le garanzie prestate impegnando il patrimonio
pubblico, la liquidità effettiva di Tesoreria, i pagamenti e gli incassi da
effettuare, l’incidenza di spesa della PA sulle uscite depurate delle partite
di giro e dei trasferimenti alle Aziende Autonome e agli Enti.

Tale rapporto dovrà essere disponibile per tutti i
cittadini.

Il declino dell’economia va fermato impostando:

1. un Piano delle Attività
Produttive e dei Servizi per inserire nuove tecnologie e centri di ricerca
scientifica, per valorizzare la libera impresa, per garantire la protezione
degli investimenti, per abolire il sistema concessorio e revocatorio, per
incentivare la cooperazione, per promuovere l’istituzione di un Fondo di
Investimento pubblico/privato dedicato alla nascita e allo sviluppo di attività
imprenditoriali.
La ripresa economica del Paese va programmata tenendo in considerazione le
risorse umane disponibili, l’esiguità del territorio e la tutela dell’ambiente.
Va sostenuta con la ricerca scientifica al fine di selezionare nuove imprese
per realizzare nuovi prodotti e per inserirsi nel settore della bio economia.
La cooperazione deve diventare il terzo settore dell’economia che valorizza il
capitale umano, che responsabilizza i lavoratori facendoli diventare
imprenditori di sé stessi, che mette insieme efficienza e democrazia
partecipativa;

2. a messa in sicurezza, rilancio e
internazionalizzazione del settore finanziario e creditizio, puntando su
investimenti solidi e professionali di caratura mondiale, necessari per il
funzionamento del sistema; trasformando la Cassa di Risparmio in una banca
sociale, perno del sistema interno, con la partecipazione economica di tutti i
cittadini, dello Stato, degli Enti, delle imprese, dei sindacati, delle
associazioni di categoria, con il compito principale di offrire servizi
finanziari, di gestire la Tesoreria statale, di mettere in sicurezza il Fondo
di Riserva delle Pensioni oggi a rischio, di ridimensionare fortemente la Banca
Centrale ormai elefantiaca, il cui vertice va rinnovato totalmente. Uscita
delle banche dal capitale sociale di Banca Centrale ripristinando la
separazione tra controllori e controllati. Accordo con Bankitalia e con
l’Europa per sostenere il sistema sammarinese attraverso l’accesso alla
liquidità dell’Eurosistema, l’accesso diretto ai sistemi di pagamento UE, la
capacità di essere prestatore di ultima istanza, l’entrata nel Sistema Europeo
di Banche Centrali;

3. il varo di un Piano per il
Commercio e il Turismo attraverso la formazione di poli di sviluppo:

  • Il Polo del Divertimento e del tempo libero
    riferito ad alberghi, attività congressuale, organizzazione di eventi,
    centri termali e del benessere, gioco, spettacolo;
  • Il Polo Produttivo-Commerciale nel Castello di Serravalle,
    riorganizzando tutto il suo territorio con adeguata viabilità, parcheggi
    sotterranei, percorsi pedonali, collegamenti meccanici, abbellimento
    urbanistico, segnaletica, arredo urbano ed illuminazione adeguati,
    attraversamento della superstrada in totale sicurezza e comodità, l’ingresso
    che evidenzia l’entrata in un altro stato.
  • Il Polo Turistico-Culturale nei Castelli di San Marino e Borgo
    Maggiore, procedendo ad un completo restauro conservativo dei centri
    storici; alla costruzione di collegamenti meccanici con parcheggi decentrati;
    alla pedonalizzazione delle due cave sul ciglio del monte; al
    trasferimento in altro sito della televisione per un migliore utilizzo del
    Palazzo dei Congressi; alla riqualificazione dell’offerta turistica; alla
    organizzazione di eventi culturali nei periodi più opportuni; ad accordi
    turistici con altri Stati; alla organizzazione di collegamenti
    internazionali per via aerea e marittima; alla formazione degli addetti
    per una accoglienza di alto livello;

4. sviluppo della Cooperazione a
cominciare dai servizi non strategici della Pubblica Amministrazione;
partecipazione economica dei cittadini nell’Azienda dei Servizi opportunamente
potenziata e sviluppata, nei giochi della sorte, nelle iniziative private o
pubbliche di notevole rilevanza.

Il Movimento “… per San Marino” ritiene prioritario
intervenire drasticamente sulla disastrosa finanza pubblica procedendo al
risanamento e al riequilibrio del bilancio dello Stato e alla impostazione di
un bilancio di programma per ridimensionare la spesa corrente; per incrementare
le entrate, per attuare una concreta politica economica con incentivi mirati
alle imprese; per una attiva gestione del territorio; per realizzare le
infrastrutture necessarie; per tutelare la socialità.

E’ indispensabile procedere alla riorganizzazione funzionale della
Pubblica Amministrazione impostata sul raggruppamento degli uffici in poche
direzioni generali altamente professionalizzate con un minimo di 100 dipendenti
mirando alla efficienza, all’abbattimento degli ostacoli burocratici, all’erogazione
di servizi di eccellenza ai cittadini e alle attività economiche, alla crescita
economica, civile e sociale; regolata da un contratto sindacale che metta sullo
stesso piano tutti i lavoratori.
I beni comuni costituiti dall’istruzione, dalla sanità, dalla giustizia, dalle
fonti di energia, dagli organi istituzionali di garanzia, dagli uffici
strategici, vanno gestiti dallo Stato che può avvalersi della cooperazione, del
volontariato e della partecipazione economica popolare.

E’ opportuno procedere alla riorganizzazione e allargamento
dell’attività dell’Azienda Autonoma dei Servizi e alla socializzazione del 40%
attraverso l’azionariato popolare.
In tale contesto va portata al massimo livello di diffusione la raccolta
differenziata dei rifiuti introducendo il porta a porta e organizzando il
recupero, il riciclo e la valorizzazione di tutti i materiali raccolti. Occorre
aprire distributori automatici pubblici di acqua per diminuire l’impatto
ambientale della plastica.

Agli effetti del contributo dei cittadini alle entrate
statali,
è necessaria una riforma fiscale derivante da
un patto con i cittadini e le imprese che faccia emergere tutti i redditi
imponibili a fronte di una fiscalità equa e mirata alla crescita economica.
La nuova legge fiscale va caratterizzata dall’introduzione del quoziente
familiare, da un equilibrato contenzioso, dalla esclusione dei costi di
paradisi fiscali, da una progressività uguale per tutti i contribuenti che non
risparmi i redditi più alti, da un aggiustamento delle aliquote impositive
sulle rendite finanziarie.

E’ opportuno raggiungere un accordo con l’Italia per il passaggio
dalla monofase all’IVA europea.

E’ altresì praticabile il potenziamento della SMAC e suo utilizzo quale
moneta elettronica sammarinese con operazioni senza spese per incentivare i
consumi interni, per eseguire interventi sociali e per evitare controlli
polizieschi e scontrini agli operatori economici.

Il Movimento “… per San Marino” propone il Governo
programmato del Territorio sulla base di un nuovo riformismo urbanistico
attraverso un piano delle infrastrutture per rendere efficiente la vivibilità;
un piano casa per dare l’abitazione di proprietà a tutte le famiglie escludendo
possibilità speculative; una gestione dinamica dell’intero patrimonio dello Stato
attraverso una immobiliare pubblica; il cablaggio generale e telecomunicazioni
moderne e competitive; l’autonomia nel settore dell’acqua potabile e nella
fornitura di gas ed energia elettrica; la costruzione di un ospedale moderno e
funzionale trasformando l’esistente in sede dell’Università e Campus
Universitario; la realizzazione di parcheggi sotterranei per liberare vie e
piazze; il passaggio al “Paese Verde” con un piano energetico impostato sulle
fonti rinnovabili e sul risparmio.

Occorre pertanto:

1. impostare una politica economica programmata che
punti alla riqualificazione e alla ricomposizione unitaria del territorio;
2. dare centralità alla politica di perequazione urbanistica per evitare la
discriminazione tra proprietari di terreni;
3. definire scadenze precise ai diritti edificatori per fermare la
cementificazione e rinegoziare gli indici di edificabilità;
4. procedere ad un accurato abbellimento del territorio a partire dalla
segnaletica e da barriere verdi lungo la viabilità;
5. assicurare la trasparenza e l’efficacia del governo del territorio
coinvolgendo le Giunte di Castello, le rappresentanze sociali, economiche e
professionali, i singoli cittadini che hanno idee e creatività;
6. perseguire l’obiettivo di migliorare i collegamenti esterni viari, aerei e
navali per ottimizzare i flussi di traffico e per incrementare il turismo.

 

RELAZIONI ESTERNE,
ISTITUZIONI, GIUSTIZIA

Il Movimento “… per San Marino”
sostiene la priorità della ricostruzione di rapporti politici positivi con
l’Italia e con l’Europa in quanto senza l’intensificazione e la
concretizzazione di rapporti di cooperazione economica e amministrativa, ogni
riforma potrebbe risultare vana, determinando crisi istituzionali economiche e
sociali difficilmente affrontabili.

La Repubblica deve riacquistare,
attraverso una attività diplomatica intensa e qualificata, da valutare
periodicamente in base ai risultati conseguiti, la propria credibilità nel
contesto internazionale ed una capacità operativa che sviluppi una economia
sana attraverso accordi commerciali con altri Stati.

Il Movimento “… per San Marino”
ritiene necessario un riordino delle istituzioni per una loro funzionalità
democratica, per una effettiva separazione dei poteri, per una concreta
sovranità del popolo, anche tramite una completa attuazione della Carta dei
Diritti.

Propone pertanto:

1. riforma del
Congresso di Stato istituendo la figura del Presidente che nomina un massimo di
cinque Segretari di Stato scelti all’interno o all’esterno del Consiglio e
preposti a grandi settori quali esteri, interni, economia, socialità,
formazione. Regolamentazione della fiducia e della sfiducia costruttiva;

2. ridimensionamento
del Consiglio e rafforzamento dei poteri legislativi dando ad esso un ruolo
centrale nella vita democratica. Revisione delle commissioni consiliari
sancendo un numero limitato dei componenti, un tempo determinato di attività,
compiti referenti su temi di grande rilevanza;

3. pieno
rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza degli organi di controllo e di
garanzia. Varo di una normativa che regolamenti il conflitto di interessi e
definisca le incompatibilità;

4. modifica
della legge elettorale con un ritorno al sistema proporzionale, uno sbarramento
per la rappresentanza in Consiglio, l’eliminazione delle attuali
discriminazioni tra i cittadini. Abolizione del quorum del referendum per non
annullare il voto dei cittadini attivi e responsabili e per incoraggiare la
partecipazione popolare alla vita pubblica;

5. abrogazione
del Consiglio dei XII e radicale riforma delle Giunte di Castello introducendo
i pareri vincolanti su determinate materie;

6. completa
riorganizzazione del Tribunale; approvazione del nuovo Codice di Procedura
Penale; istituzione della Procura della Repubblica nell’ambito del nuovo Codice
accusatorio e nel frattempo istituzione dell’Ufficio del Giudice Inquirente per
l’azione penale; rafforzamento e qualificazione degli organismi di polizia
giudiziaria; riordino e semplificazione delle norme civilistiche e di diritto
commerciale con la formazione e l’adozione di testi di riferimento, puntuale e
stretta collaborazione con la Magistratura Italiana per l’efficacia delle
indagini penali, particolarmente per quanto riguarda la criminalità
organizzata.
 

 

CONOSCENZA, LAVORO,
SOCIALITA’, SICUREZZA

Il Movimento “… per San Marino”
sostiene la necessità di un forte miglioramento del livello culturale dei
cittadini, per cui propone una riforma del sistema educativo al di fuori di
posizioni ideologiche e incentrata su progetti di percorsi formativi idonei a
costruire le nuove professionalità che il mercato del lavoro oggi richiede;
sull’introduzione obbligatoria del bilinguismo e dell’informatica; su una alta
qualificazione dei docenti; sulla formazione all’estero con adeguato incentivo,
su un migliore raccordo con il mondo del lavoro.

Si impegna a redigere un progetto
specifico che comprenda un sistema di valutazione dei risultati raggiunti e di
riconoscimento del merito, che nel frattempo si ponga l’obiettivo di suscitare
fiducia negli studenti trasmettendo loro il vero metodo per imparare ed
affrontare le sfide del futuro.

E’ importante diffondere lo spirito
critico e la conoscenza, promuovere il senso di appartenenza alla nostra Terra,
aprirsi al mondo circostante e a nuove esperienze.

E’ indispensabile il varo di una
incisiva riforma della formazione che va gestita dall’Università per rispondere
adeguatamente alla necessità delle imprese e dello Stato in termini di risorse
umane professionalizzate; per evitare il ricorso esagerato a mano d’opera
straniera in presenza di disoccupazione interna, tramite la programmazione di
posti di lavoro disponibili o da creare; per migliorare la competitività sui
mercati internazionali.

L’investimento in cultura deve essere
uno dei propulsori della
nuova San Marino con
l’obiettivo di garantire il diritto al lavoro e la cittadinanza democratica
intesa come responsabilità, fiducia e parità dei diritti.

Il Movimento “… per San Marino”
ribadisce l’impegno a ridare centralità al lavoro attraverso un progetto che
preveda un contratto unico per tutti i lavoratori dipendenti; un forte
contrasto al lavoro nero che è una forma odiosa e scellerata; la sicurezza sui
posti di lavoro; la piena e buona occupazione di tutti i sammarinesi; una
politica attiva e moderna del collocamento abbinato alla formazione continua
per tutta la vita; la partecipazione economica dei lavoratori alle imprese.

Il Movimento “… per San Marino”
sostiene il consolidamento e l’efficienza dello stato sociale puntando alla
prevenzione delle malattie; all’aumento della disponibilità di asili nido; alla
istituzione del salario di cittadinanza da erogare a partire dai 18 anni a
coloro che non hanno un lavoro e non percepiscono l’indennità di
disoccupazione; all’erogazione di una indennità per il lavoro domestico;
all’impostazione di una piattaforma per gli anziani con l’obiettivo di farli
sentire utili alla comunità; l’adozione del metodo della concertazione sui
problemi di fondo; gli interventi coordinati per garantire tranquillità e
serenità a tutte le persone con l’obiettivo della difesa dell’incolumità
personale e del patrimonio tramite il controllo del territorio; il varo di
nuove normative per l’associazionismo, il volontariato, lo sport, il tempo
libero.

 

CONCLUSIONI

Lo Stato Mamma è finito per sempre e
ci attendono molti sacrifici a causa della gestione dissennata degli ultimi
vent’anni di governo, dell’intreccio tra affari e politica, delle lotte di
potere, dei traffici, delle ruberie, dello sperpero e del clientelismo.

Il saccheggio del bilancio dello
Stato, il voto di scambio, le penetrazioni criminali, l’incompetenza e la
superficialità dei governanti, le improvvise e ingiustificate ricchezze di
qualcuno, impongono una svolta radicale in termini politici e culturali.

E’ indispensabile ridare moralità
alla politica, adottando una nuova etica pubblica, rilanciare la cultura del
lavoro e dell’impresa, riconoscere e diffondere i valori dell’onestà,
dell’impegno, della competenza, della responsabilità, del senso dello Stato,
della buona amministrazione, del merito, della fratellanza, della solidarietà.

E’ fondamentale unire il popolo
sammarinese sui grandi obiettivi di un progetto a lungo termine impostato sulla
trasparenza, sulla legalità, sull’equità, nella consapevolezza che il futuro può
essere costruito con un duro lavoro, con un forte impegno collettivo, con la
messa al bando dei furbi, dei vagabondi, degli approfittatori.

La gravissima crisi di sistema in cui
è stato portato il Paese, ormai sfibrato e confuso, deve essere l’occasione
positiva per un cambiamento di mentalità, per il rinnovamento dei gruppi
dirigenti, per diffondere le virtù civili, per sconfiggere l’opportunismo.

Deve segnare la ripresa dei rapporti
umani, la frequentazione dei luoghi del confronto, l’emersione di tutte le
energie positive, la democratizzazione dei processi decisionali, la
ridefinizione dell’identità di San Marino, l’affermazione di una democrazia
forte e partecipata, il cambiamento degli stili di vita.

Alla fine di questa fase disastrosa, niente
sarà più come prima, ma il Movimento “… per San Marino” non vuole subire il
futuro. Lo vuole invece promuovere e costruire insieme ai cittadini sammarinesi
decisi a ritornare padroni del loro Paese.

 

 

 

 

 

 

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