Programma di Governo. La politica per il territorio e l’ambiente

Programma di Governo. La politica per il territorio e l’ambiente

14-LA
POLITICA PER IL TERRITORIO E L’AMBIENTE

14.1.              
La gestione del
territorio


La gestione del territorio e la tutela dell’ambiente
rappresentano, senza dubbio, argomenti principali nella
discussione politica nonché temi verso i quali i cittadini
sammarinesi mostrano particolare interesse ed attenzione.

L’impegno per la
salvaguardia dell’ambiente e per uno sviluppo sostenibile del
territorio costituisce per il Patto per San Marino una
delle assunzioni di responsabilità prioritarie per assicurare,
prima di ogni altra cosa, soddisfacenti condizioni di vita, per
non dire la sopravvivenza, dell’uomo del terzo millennio.
Sarebbe, invero, contraddittoria una profusione di forti e
molteplici energie per garantirci sempre maggiori risorse
economiche se, per un altro verso, non si riuscisse ad
assicurare alle generazioni che verranno le condizioni
indispensabili perché esse possano contare su una buona qualità
della vita, del lavoro e del tempo libero.

Affrontare le
problematiche inerenti al territorio, al suo uso ed alle
conseguenti trasformazioni, richiede, quindi, l’adozione di
processi decisionali connotati da razionalità e dall’accuratezza
nell’effettuazione delle scelte di gestione e valorizzazione del
territorio, in considerazione anche e soprattutto della sua
esiguità e limitatezza; gli strumenti urbanistici e le decisioni
politiche che governeranno lo sviluppo urbanistico ed edilizio
sammarinese dovranno, pertanto, essere tesi ad individuare,
selezionare e a dare adeguate risposte alle reali esigenze ed
aspettative dei cittadini e del Paese.


Il settore edilizio, che costituisce un comparto primario e
trainante nell’economia del Paese, dovrà, in tale ottica, essere
orientato a conformarsi ad un utilizzo più rispettoso ed
equilibrato del territorio, privilegiando la qualità alla
quantità del costruito mediante l’adozione di metodi di
assunzione delle scelte che favoriscano la partecipazione di
tutti gli attori e le professionalità del settore medesimo.


La percezione settoriale e personale in materia di territorio ed
ambiente, strettamente collegata all’ambito della propria vita
quotidiana ed alle proprie esigenze specifiche, dovrà
modificarsi per arrivare a considerare il patrimonio ambientale
e territoriale come bene di interesse generale, la cui efficace
tutela consenta un più soddisfacente appagamento degli interessi
particolari dei cittadini.


Occorre, perciò, concretizzare un nuovo assetto territoriale
attraverso l’adozione di strumenti di Pianificazione e
Programmazione più adeguati rispetto a quelli attualmente in
vigore al fine di consentire una maggiore aderenza alle mutevoli
esigenze della vita economica e sociale del Paese.


Tali strumenti urbanistici saranno tesi a consentire uno
sviluppo del territorio armonioso e rispettoso delle esigenze
umane, nonché ad ottenere una migliore qualità dell’abitare per
mezzo di una efficace azione di programmazione e finanziamento
degli interventi da effettuarsi, secondo una gerarchia di reali
necessità individuate con l’attivo coinvolgimento della
cittadinanza.


Le scelte di politica territoriale saranno indirizzate a:

§            


riqualificare il territorio, edificato e non edificato, mediante
interventi volti a migliorare i tessuti urbani al fine di
elevare le condizioni di vita dei cittadini anche grazie alla
creazione di spazi che offrano occasioni di incontro e di
socializzazione; gli interventi di recupero dei fabbricati
esistenti effettuati per la realizzazione della prima casa, in
particolare da giovani e famiglie, saranno promossi anche
mediante la previsione di incentivi e forme di agevolazione;

§            


individuare aree atte a consentire lo sviluppo di attività
produttive e imprenditoriali, ricercando il possibile recupero
dell’edificato esistente e dare risposte in tempi brevi alle
esigenze di ampliamento di qualificate realtà imprenditoriali,
tenendo in considerazione l’insieme delle problematiche delle
zone interessate, con particolare riferimento alle
infrastrutture e alla mobilità;

§            


adeguare la rete infrastrutturale con interventi prioritari per
le opere di urbanizzazione a supporto e a servizio dei settori
economici (turismo, commercio, artigianato, terziario avanzato,
ecc.) e per i parcheggi, la viabilità interna e di collegamento
esterno; gli interventi sulla viabilità dovranno, in
particolare, essere volti a:

        


garantire la percorribilità in sicurezza della superstrada che
dovrà, altresì, essere interessata da opere di rinnovamento
estetico e funzionale nei suoi elementi caratterizzanti;

        


realizzare la “Strada di Fondovalle” di Galazzano;

§           


rilanciare l’iniziativa dello Stato nelle opere pubbliche, anche
mediante l’introduzione di modifiche alla vigente normativa in
materia di appalti che consentano l’utilizzo dell’istituto
dell’appalto-concorso, sia in ambito architettonico che
urbanistico, e l’incentivazione di rapporti sinergici fra Stato
e privati nella realizzazione di importanti opere a servizio
della collettività. La programmazione degli interventi di
realizzazione delle opere pubbliche (scuole, asili nido, uffici,
impianti sportivi) avverrà mediante l’elaborazione di un Piano
Pluriennale che preveda, tra l’altro:

        
la
realizzazione di una nuova sede

della Scuola
Secondaria Superiore a Fonte dell’Ovo;

        
la
realizzazione di un Centro multifunzione ad uso ricreativo e
culturale, rivolto a soddisfare soprattutto le esigenze dei
giovani e che consenta l’allestimento di attività musicali,
espositive, multimediali;

        
la
ristrutturazione dell’ex Ospedale nel centro storico di Città
per ospitarvi
l’Università;

        
il
trasferimento della centrale elettrica di Cailungo;

        
la sollecita
realizzazione del parcheggio dell’Ospedale di Stato;

        
la
riqualificazione del Piazzale ex stazione di San Marino Città,
prevedendo anche la realizzazione di un parcheggio interrato;

        
la possibile
realizzazione di altri parcheggi, nell’ambito di un piano
complessivo, che tenga conto della domanda di aree di sosta
nell’intero comparto di Città;

§           


potenziare la fruibilità del sistema parchi, delle aree verdi e
delle zone naturalistiche tutelate;

§           


gestire il verde pubblico secondo criteri di razionalità, con
una incisiva azione programmata nel settore, attraverso
l’individuazione di interventi prioritari che consentano la
riqualificazione e la valorizzazione delle aree verdi esistenti
come elemento di servizio per una migliore qualità della vita
dei cittadini e come elemento caratterizzante a livello
turistico;

§           


incentivare le politiche di rimboschimento del territorio e, in
particolare, dei terreni di proprietà dello Stato, quale
strumento per la salvaguardia ambientale;

§           


studiare e pianificare interventi nelle zone omogenee di
carattere storico ambientale (centri e nuclei storici), che
tengano conto sia delle evoluzioni tecnologiche e delle nuove
necessità funzionali sia dell’esigenza di salvaguardare le
emergenze storico-artistiche ed i caratteri tipologici dei
manufatti e che siano volti a consentire il più ampio recupero
ed utilizzo degli edifici, soprattutto a carattere residenziale;
tali azioni di valorizzazione dei centri e dei nuclei storici
prevederanno l’introduzione di incentivi, sgravi economici e
finanziamenti in favore dei proprietari degli immobili oggetto
di recupero e restauro;

§           


rivedere le norme per la salvaguardia delle aree a vincolo
paesaggistico-ambientale, la tutela idro-geologica e la gestione
delle acque reflue;

§           


rivedere il Testo Unico in materia urbanistica ed edilizia al
fine di ridefinire le disposizioni che, in fase applicativa,
hanno ingenerato dubbi e interpretazioni discordanti, di rendere
più funzionale la normativa in materia di acquisizione di aree
interessate da opere pubbliche, di consentire una efficace
vigilanza dell’attività edilizia in territorio e di assicurare
una celere repressione ed eliminazione degli abusi;

§           


verificare ruolo, funzioni, composizione e incompatibilità della
Commissione per le politiche territoriali e della Commissione
Conservazione Monumenti per migliorarne la funzionalità e
l’aderenza ai dispositivi di legge;

§           


riorganizzare il funzionamento e la composizione degli uffici ed
organi deputati alla pianificazione, progettazione, gestione e
controllo del territorio, in un ottica di valorizzazione e
potenziamento delle competenze tecniche e professionali
sussistenti in capo alle strutture pubbliche preposte, allo
scopo di consentire l’effettuazione di una pianificazione degli
interventi contraddistinta da rigore metodologico e capacità di
elaborazione; nell’ambito di tali interventi si procederà ad un
aggiornamento della rete informatica degli uffici del
Dipartimento Territorio, Ambiente e Agricoltura;

§           


costituire un osservatorio a carattere multidisciplinare che
consenta di attingere a costanti e aggiornati elementi di
conoscenza e valutazione, sia in termini statistici che in
termini di nuove metodologie e di nuovi criteri di
pianificazione, per agevolare e supportare la definizione
tecnica e propositiva dei nuovi strumenti di pianificazione e
programmazione;

§           


predisporre una normativa sulla qualità architettonica e per
promuovere concorsi di idee e di progettazione.




 

 

 

14.2.              
Le politiche
ambientali


Per ciò che riguarda la tutela ambientale, si perseguiranno
prioritariamente le seguenti iniziative:

§           


la prosecuzione dei progetti per garantire l’approvvigionamento
idrico, sia all’esterno del territorio sia all’interno, mediante
ulteriori ricerche e il recupero di fonti idriche, attuando una
costante azione informativa e di sensibilizzazione nei confronti
degli utenti per ridurre gli sprechi e contenere i consumi;

§           


l’adozione di atti normativi di attuazione della legge n.72 del
7/05/2008 per perseguire l’efficienza energetica degli edifici e
per  promuovere ed incentivare l’impiego di energie rinnovabili
in ambito civile e industriale;

§           


lo studio e la valutazione di interventi tesi a diminuire la
dipendenza del Paese in materia di smaltimento dei rifiuti
urbani, ricercando una maggiore autonomia nel settore; in
relazione a tale ambito, nonché a quello dello smaltimento dei
rifiuti speciali, si procederà a rendere operativi gli accordi
già ratificati oltre che  a svilupparne di nuovi con la
controparte italiana;

§           


il potenziamento della raccolta differenziata mediante gli
investimenti necessari e l’introduzione di forme di incentivo
volte a premiare e favorire comportamenti virtuosi;

§           


la promozione di una costante e corretta informazione della
cittadinanza sui temi ambientali, riservando una particolare
attenzione allo sviluppo di progetti educativi rivolti agli
studenti e finalizzati a promuovere una cultura del risparmio
energetico e il corretto uso dell’energia da fonti non
rinnovabili;

§           


il rafforzamento delle forme di controllo e di prevenzione
dell’inquinamento nel territorio, reprimendo e sanzionando le
violazioni;

§           


il coordinamento delle normative in materia ambientale, mediante
l’adozione di un “Codice Unico” di Leggi ambientali che consenta
di aggiornare e completare la legislazione vigente;

§           


l’adesione al Protocollo di Kyoto.

 

14.3.              
L’agricoltura


Il Patto per San Marino attribuisce al settore agro-alimentare
non solo un ruolo economico importante, ma anche una
insostituibile funzione di presidio e di difesa dei valori
territoriali ed ambientali, di conservazione e cura del
paesaggio, di difesa idrogeologica, di valorizzazione e di
salvaguardia della biodiversità. Le principali linee di
intervento programmatico si tenderanno:

§         

a
promuovere un’agricoltura con forte valenza ambientale, che
favorisca produzioni agricole di qualità e la valorizzazione dei
prodotti tipici sammarinesi, anche mediante la sviluppo del
Consorzio Terra di San Marino quale ente idoneo a certificare la
rispondenza dei prodotti a specifici disciplinari di produzione;

§         

a
concertare uno sviluppo agroalimentare coerente con le
caratteristiche del territorio;

§         

a
promuovere attività agricole sostenibili ed ecocompatibili,
rispettose della varietà del paesaggio, potenziando le sinergie
fra tutela dell’ambiente e sviluppo socio-economico;

§         


alla integrazione tra politiche ambientali, agricole e culturali
per preservare il patrimonio degli ambienti rurali;

§         


alla conservazione e al miglioramento del patrimonio rurale di
importanza storica, culturale, architettonica, paesaggistica ed
ambientale.

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