13-LE
RESIDENZE E I SOGGIORNI
La concessione di
residenze e soggiorni sul nostro territorio dovrà essere
ispirata e criteri di trasparenza e rigore per contrastare la
tendenza a un incremento incontrollato della popolazione.
Si prevede pertanto di:
§
istituire un
organismo di monitoraggio e di controllo sulle residenze e sui
soggiorni, anche al fine di contrastare le residenze di comodo e
gli abusi, consentendo che beneficino gratuitamente dei servizi
e delle prestazioni solo coloro che contribuiscono alle
pubbliche finanze;
§
adottare una
Legge specifica per il Censimento Generale della Popolazione che
consenta di rilevare l’effettiva presenza in territorio di
cittadini, di forensi, di soggiornanti e di lavoratori
frontalieri;
§
adottare una
normativa tesa a limitare la concessione delle residenze e a
eliminare ambiti di discrezionalità, tenendo tuttavia nel debito
conto le esigenze di qualificazione della politica economica e
le inderogabili necessità di assunzione di quadri dirigenziali;
§
introdurre l’istituto del domicilio, in particolare per i
cittadini residenti all’estero
e per i conviventi;
§
eliminare ogni
forma di automatismo nella trasformazione dei permessi di
soggiorno in residenza, anche per quelli già concessi;
§
mantenere il
limite massimo di un anno, rinnovabile, dei permessi di
soggiorno;
§
salvaguardare
i ricongiungimenti familiari limitatamente ai residenti in caso
di coniugi, figli minori e, in situazioni di accertata
necessità, di parenti di primo grado in linea retta.