Introduzione, QUANDO NON TACERE È UN DOVERE 3 ‘Nemico della Repubblica’

Introduzione, QUANDO NON TACERE È UN DOVERE 3  ‘Nemico della Repubblica’

In un paese come il nostro si è soliti pensare che non vi sia alcun controllo, che ognuno possa scrivere ciò che vuole, senza rischiare severe sanzioni, come nelle democrazie più serie, né la vita o il carcere, come nei paesi a democrazia sospesa. Eppure anche qui da noi la vita può essere dura per coloro che non hanno un padrone e rispondono solo
al lettore
.

(Caterina Malavenda, Carlo Melzi d’Eril e Giulio Enea Vigevani,  Le regole dei giornalisti. Istruzioni per un mestiere pericoloso, Bologna, 2012, il Mulino)

Ciò che conta è fare al meglio il proprio dovere” (Mons. Ersilio Tonini, Cardinale)

A schiena dritta e segui sempre la tua coscienza”  (Antonino Caponnetto)

La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile” (Domenica Cacciatore, Preside a San Luca, Calabria)

 

PREMESSA

 Sono stato processato il 21 settembre 2012 per due articoli scritti sul giornale online libertas.sm il 13 maggio 2010 (Tribunale di San Marino. Per Elisabetta Righi giustizia è fatta. Banca del Titano?) ed il 2 giugno dello stesso anno (San Marino abolisce – di nuovo – l’anonimato societario).

 In entrambi i procedimenti, fissati per lo stesso giorno e per la stessa ora, questa l’accusa, su querela: offesa all’onore di persone investite di pubblici poteri, art. 344 del Codice Penale.

A promuovere i procedimenti, dieci consiglieri.

Per l’articolo del

  • 13 maggio: Ivan Foschi;
  • 2 giugno: Mario Lazzaro Venturini, Nadia Ottaviani, Denis Amici, Angela Venturini, Gian Nicola Berti, Massimo Cenci, Assunta Meloni, Maria Luisa Berti e Marco Gatti.

PRIMO ARTICOLO

Tribunale di San Marino. Per Elisabetta Righi giustizia è fatta. Banca del Titano?

Giovedì 13 maggio 2010

San Marino Oggi: ‘È stata confermata, in Appello, la  sentenza di condanna nei confronti
di Elisabetta Righi, ex direttrice della biblioteca di Stato accusata di malversazione,
‘buco’ di circa 14mila euro dai conti del suo ufficio.
La donna è stata quindi condannata dal giudice David Brunelli, a due anni e un mese di prigionia: il dispositivo è stato letto ieri in Aula dal giudice Alberto Buriani, lo stesso chiamato ora a decidere
dell’esecuzione della pena.
‘ La somma in questione va confrontata con gli oltre 15 milioni di euro sottratti all’erario pubblico per la vicenda ex Banca del Titano. In quel caso però, essendo Segretario di Stato alla Giustizia Ivan Foschi, con la collaborazione di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, direttore dr. Luca Papi e Presidente dr. Antonio Valentini, venne compilato l’atto notarile con cui i responsabili anonimi rimasero anonimi e furono gratificati con una immunità giudiziaria tanto che nessun processo è ancora stato celebrato né in penale né in civile.

L’ex Presidente dr. Ezio Paolo Reggia ha detto che in Via del Voltone scheletri negli armadi non ce ne sono.

Quei soldi dove sono finiti?

 

SECONDO ARTICOLO

San Marino abolisce – di nuovo l’anonimato societario

Mercoledì 2 giugno 2010

Il governo della Repubblica di San Marino, d’accordo tutte le 12 forze politiche, annuncia, per la seconda volta in meno di un anno, di aver abolito l’anonimato societario.

Questa mattina infatti il Consiglio Grande e Generale è tornato sulla materia ed ha approvato la legge: ‘Disposizioni per la conoscibilità degli assetti proprietari effettivi delle Società di diritto sammarinese’.
43 i voti favorevoli ed 1 astenuto.

La prima legge, quella dell’anno scorso, fu subito criticata all’interno di San Marino perfino dal giornale degli industriali sammarinesi: legge ossimoro.
All’esterno fu bollata come inutile sui media: Mario Gerevini, Corriere della Sera. Sarcasmo – a quanto si dice – al tavolo della trattativa con l’Italia, a Roma.

La nuova legge, quella approvata oggi, cerca, attraverso le fiduciarie, di salvare il salvabile del sottobosco politico affaristico, che da oltre una decina di anni è, per gli uomini della cupola, essenziale come l’acqua per i pesci.
La casta dominante ha dato prova oggi di voler fino all’ultimo nascondere i propri affari anzitutto in loco, cioè ai cittadini sammarinesi ed al fisco sammarinese.

È scandaloso che questo continui ad avvenire quando si avrebbe bisogno che la gente ed i vertici del Paese facciano corpo unico, dato che, tutti, gente comune e vertici, si è sull’orlo del precipizio.

                                                 ***

AGGIORNAMENTO SUL SITO LIBERTAS (solo sul sito) dopo la sentenza di appello, giudice David Brunelli, del 16 dicembre 2013.

In appello avevano ricorso:

– il Procuratore del Fisco, avv. Roberto Cesarini, contro l’assoluzione Procedimento Foschi;

– Marino Cecchetti, contro la condanna Procedimento Mario Lazzaro Venturini e altri 8 consiglieri,  chiedendo, in particolare, di non applicare nei suoi confronti – in caso di condanna – i benefici di legge e tanto meno il perdono giudiziario.

Il giudice Brunelli ha respinto il ricorso del Procuratore del Fisco Cesarini e accolto quello di Cecchetti.

CONCLUSIONE: Marino Cecchetti è stato  assolto in entrambi i procedimenti

Leggi: Denunciato da 10 politici, assoluzione piena per Cecchetti e Libertas.sm. L’Informazione di San Marino

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