San Marino. Marino Cecchetti L’informazione: Accuse senza fondamento

San Marino. Marino Cecchetti L’informazione: Accuse senza fondamento

L’Informazione di San Marino

Accuse senza fondamento

Marino Cecchetti

Dalla politica   in questi giorni sono state  mosse accuse ai nuovi vertici di Banca Centrale. Su quale fondamento? Di certo non hanno fondamento   quelle sulla centrale rischi.

Si parlava di centrale rischi per le banche sammarinesi già ai tempi della direzione Papi, come problema tecnico interno. E non già come problema politico. La Presidenza Clarizia l’ha trasformato in una questione politica coinvolgendo l’Italia. Nel settembre 2012, nel suo   primo incontro  operativo con i vertici di Bankitalia, Clarizia inferse, allo Stato di San Marino che rappresentava, due colpi micidiali, nel silenzio colpevole dei governanti pro tempore.

Primo. Accettò di accantonare definitivamente il Memorandum fra Banca Centrale e Bankitalia – necessario alle nostre banche come il pane – previsto in un accordo fra i due Stati nel 2009 e già pronto per la firma.

Secondo. Propose lui, a nome di San Marino, a Bankitalia di costruirgli la centrale rischi sammarinese.   Il che ha dell’incredibile.

Sì, perché non si capisce perché – come si scrisse già allora – per “una realizzazione tutta interna al sistema sammarinese si debba far intervenire l’Italia”.

Ovviamente non si è fatto nulla. Le banche sammarinesi non ne vollero sapere di divenire di colpo ‘soggetti vigilati’ di Bankitalia, com’era sempre stato negli auspici di Giulio Tremonti.

La presidenza Grais si è trovata nella necessità di reimpostare la intera questione centrale rischi. Anzitutto, come precisato in un comunicato, per «evitare di causare gravi rischi e danni al sistema bancario sammarinese». Sfoderando una diplomazia che forse non è nel suo mansionario, Grais, con le dovute maniere, ha detto a Bankitalia: la richiesta di Clarizia non vale più. E si è messo all’opera lui stesso per «realizzare una Centrale Rischi tutta sammarinese che dialoghi poi con analoghe strutture di altri Paesi, facendo di San Marino un Paese normale, cioè di piena sovranità».

Non si capisce perché di fronte a questo modo di procedere condotto nel supremo interesse della Repubblica come da nostra migliore tradizione diplomatica, parte del mondo politico abbia preso le distanze.

Grais ha recuperato una situazione gravemente compromessa – nel silenzio colpevole della politica – da Clarizia. E lo ha fatto nella medesima prospettiva di sviluppo del sistema bancario già espressa chiaramente nel regolamento a tutela dei depositanti, varato nel settembre scorso dalla stessa presidenza Grais.

 

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