Antonio Fabbri: Soldi sottratti all’Atac romana. Anche sul Titano al via il processo

Antonio Fabbri: Soldi sottratti all’Atac romana. Anche sul Titano al via il processo

L’informazione di San Marino

Soldi sottratti all’Atac romana.  Anche sul Titano al via il processo

Antonio Fabbri

SAN MARINO.  Fissata la data di inizio del processo che lega San Marino allo scandalo della azienda dei trasporti romana, l’Atac, che ha visto a dicembre scorso anche in Italia il rinvio a giudizio per gli ex vertici della municipa­lizzata: Gioacchino Gabbuti, ex amministratore delegato di Atac, Antonio Cassano, diret­tore operativo, Mauro Anselmi, membro del collegio sindacale. A giudizio anche Umberto Bianchi, rappresentante legale e poi liquidatore della Pragma­ta srl. Secondo l’accusa tra il 2007 ed il 2010 i tre manager avrebbero sottratto un milione e 62mila euro della municipa­lizzata. Dovranno rispondere di peculato, e il primo grado in Italia comincerà il 10 maggio prossimo davanti ai giudici dell’VIII sezione del tribunale di Roma.

Per uno degli imputati, Antonio Cassano, il processo, dunque, inizierà prima a San Marino. La data della prima udienza è stata fissata per il 20 marzo .

La data della prima udienza è stata fissata per il 20 marzo, davanti al giudice Battaglino. Secondo i calcoli i fondi sottratti ad Atac sarebbero di più rispetto alla cifra contestata in Italia. Il capo di imputazione sammarinese parla di complessivi 2.440.040. Per la movimentazione
e l’occultamento di questi denari ritenuti di prove­nienza illecita, a San Marino deve rispondere di riciclaggio Antonio Cassano. 

Il riciclaggio a San Marino Con questi fondi ritenuti di provenienza illecita si realizzava un doppio schermo fiduciario: il primo attraverso, la San Marino Investimenti; il secondo, sulla base di uno schema già visto nell’inchiesta sempre della procura di Roma denominata Amphora,
attraverso altre fiduciarie, ovvero Amphora Fiduciaria Spa, Ilha Das Pontas, Intersmi. Soldi che venivano quindi dirottati in paradisi fiscali. I fondi erano confluiti a San Marino, e una parte sono tuttora depositati, su un conto corrente e in un mandato fiduciario della Smi. Rapporti entrambi intestati ad Antonio Cassano.

Il tentativo di voluntary e il sequestro A San Marino l’inchiesta è scattata a dicembre 2015 quando il Commissario della legge Alberto Buriani ha disposto il sequestro dei rapporti riconducibili allo stesso Cassano. Qualche mese prima lo stesso ex direttore di Atac aveva richiesto di poter accedere alla Voluntary disclosure. Tuttavia, secondo le ricostruzioni dell’accusa, la provenienza del denaro da gravi reati contro
la pubblica amministrazione ha determinato gli inquirenti a disporre la misura cautelare del sequestro, per evitare la reiterazione del reato e l’inquinamento delle prove. Quei fondi restano adesso congelati in attesa dell’esito del processo per riciclaggio che, dunque, si aprirà a San Marino il 20 marzo.

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