San Marino. Presenta fatture false per accedere al regime forfetario, finisce a giudizio

San Marino. Presenta fatture false per accedere al regime forfetario, finisce a giudizio

L’informazione di San Marino

Presenta fatture false per accedere al regime forfetario.  Finisce a giudizio

Antonio Fabbri

Dovrà rispondere di false dichiarazioni a pubblico ufficiale oltre che di utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, Walter Marinelli, 52enne di Monza che era titolare e amministratore di un paio di società a San Marino.

Secondo l’accusa, in qualità di titolare della ditta individuale “Micron”, aveva reso, ai funzionari dell’ufficio tributario, false dichia­razioni per ottenere l’ammissione al regime forfetario. Utilizzan­do fatture di fornitori italiani risultate false, le aveva esibute all’ammi­nistrazione finanziaria sammarinese, allo scopo di abbattere il fatturato e ottenere l’accesso alla contabilità semplificata. Per questo deve rispon­dere di false dichiarazio­ni di privato a pubblico ufficiale. Se da un lato, quindi, è accusato di avere utilizzato fatture false di aziende italiane per abbattere l’imponibile, dall’altro deve rispondere anche di avere emesso fatture false a sua volta con la sua Micron. 

Decine di documenti per operazioni inesistenti nei confronti di un’altra società sammarinese, la Marinelli Arnaldo Spa, di cui lo stesso imputato era amministratore unico, e verso una ulteriore società, la Paomec srl, di cui sempre Walter Marinelli era socio e membro del Consiglio di amministrazione. Fatture false, dunque, emesse secondo l’accusa tra il 2011 e il 2013 per un importo complessivo di oltre 5,8 milioni.

In sostanza, dunque, dalle ricostruzioni degli inquirenti emerge una lunga lista di fatture per operazioni inesistenti, sia da società italiane verso la Micron, sia dalla Micron verso altre società sammarinesi, queste ultime con un legame con lo stesso titolare della Micron, che nelle società delle fatture era amministratore unico in un caso e membro del Cda nell’altro. Il processo è fissato per il 10 marzo davanti al giudice Roberto Battaglino.

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