San Marino. Consiglio Grande e Generale: in prima lettura legge popolare recupero monofase e banche

San Marino. Consiglio Grande e Generale: in prima lettura legge popolare recupero monofase e banche

 Da San Marino News Agency (SMNA)

Comma 20. Progetto di legge di iniziati va legislativa popolare “Su crediti monofase e crediti di imposta alle banche” (presentato dalla signora Karen Luisa Pruccoli e altri)

Mariella Mularoni, Pdcs, dà lettura della relazione:

“Con questo progetto di legge vogliamo portare all’attenzione due argomenti molto sentiti dalla cittadinanza.

In quanto rappresentanti delle istituzioni e dei cittadini crediamo che come politica dovremmo mettere in campo tutte le azioni possibili affinché si possano dare segnali di cambiamento a prescindere dai risultati concreti raggiungibili. Talvolta anche l’impegno e la determinazione nel tentare di ottenere obiettivi rilevanti-genera fiducia nel Paese. I fenomeni a cui facciamo riferimento sono il recupero dei crediti monofase e il controllo sui crediti d’imposta delle banche che vengono sovvenzionate dallo Stato.

Il tema del “recupero crediti monofase” è molto sentito dai cittadini specialmente in questo periodo nel quale vengono richiesti sacrifici economici. Crediamo ci sia un modo per andare a recuperare perlomeno parte di quei crediti: abbiamo proposto infatti da tempo di percorrere celermente la strada individuata dalla delibera del Governo n.93 del 6 marzo 2006 e inspiegabilmente mai applicata.

In quella delibera si richiedeva all’Avvocatura di Stato di procedere con cause civili, per le quali la prescrizione arriva ai 30 anni, nei confronti degli amministratori di quelle società coinvolte in procèdure penali prescritte, nel caso specifico ci si riferiva ai fatti dell’inchiesta Long Drink. In questo modo si potrebbe provare a recuperare parte di quella monofase mancante andando a toccare direttamente i patrimoni, spesso cospicui, degli amministratori. Non sappiamo quanto si possa recuperare con queste azioni di responsabilità civile. Ma qualunque cifra sia bisogna procedere perché è forse l’unico strumento concreto di intervento a nostra disposizione dando così al Paese un segnale forte e dimostrando che è finito il tempo delle impunità per tutti.

Altrimenti diventa difficile parlare di sacrifici, è inutile parlare di cambiamento.’ se le cose devono cambiare bisogna che la politica si investa del suo compito e inizi a dare risposte concrete altrimenti non si è credibili.

Anche il fenomeno dei crediti deteriorati che attraversa il mondo bancario e finanziario di molti paesi va approfondito con serietà. A San Marino con il Decreto n. 72 del 2013 lo Stato ha concesso e continua a concedere benefici fiscali agli Istituti di credito che hanno acquisito le attività e passività di banche in difficoltà. I crediti d’imposta che vengono concessi sono pari alla differenza fra gli attivi e i passivi acquisiti e dunque tanto maggiori sono i crediti della banca cedente ritenuti inesigibili tanto maggiori sono benefici fiscali per la banca che ottiene gli sgravi. Valutato il gravoso impegno assunto dallo Stato e quindi rendendosi imprescindibile l’impegno a sgomberare il campo da ogni dubbio rispetto alla gestione dello strumento del credito d’imposta, visto anche l’incremento elevatissimo dello stesso negli ultimi anni abbiamo pensato di proporre un controllo più rigoroso sui crediti divenuti non più recuperabili dopo le acquisizioni degli istituti liquidati. In sostanza crediamo sia opportuno nominare, tramite bando di concorso, tre commissari che rappresentano lo Stato, uno per ogni fondo di investimento, e che si dovranno occupare della verifica sul recupero dei crediti ed in particolare dell’attività di analisi e controllo sulle modalità di gestione e valutazione dei crediti medesimi Prevedendo che vengano retribuiti anche in base ai risultati raggiunti e che comunichino in maniera costante, ogni tre mesi, con la commissione consigliare competente per aggiornamenti in merito al lavoro svolto.

Eccellenze e colleghi consiglieri,

Il presente progetto di legge è un contributo, aperto al confronto, al dialogo e ovviamente al miglioramento, che vuole cercare di generare le condizioni per cercare di ottenere un incremento importante delle risorse dello Stato ma anche per dare un segnale etico-morale e di giustizia nei confronti dei cittadini.

Simone Celli, segretario di Stato per le Finanze.

E’ un tema particolarmente complesso, l’iniziativa merita di essere tuttavia lodata perché permette al Consiglio Grande e generale di aprire una riflessione seria e approfondita su una tematica che merita una soluzione strutturale. Il Pdl è diviso in due articoli differenti. All’articolo 2 della proposta di legge già si è data risposta con al’rticolo 41 della legge di bilancio 2017, introducendo il Comitato di sorveglianza, come governo stiamo lavorando alla nomina.

Dopo il dibattito ci deve essere l’impegno da parte di Segreteria, forze consiliare, coinvolgendo il comitato promotore della legge, per lavorare a una soluzione strutturale del recupero dei crediti monofase. C’è un problema legato al mancato pagamento delle imposte, con il decreto apposito, il n.24 del 27 febbraio 2015, si è cercato di dare una regolamentazione più incisiva alla problematica assai complessa della revoca dei rimborsi monofase. Larga parte dei crediti monofase rientra infatti in questa categoria. E’ opportuno attivare nell’immediato un tavolo di confronto per dare una soluzione strutturale. E’ un progetto di legge che può rappresentare l’opportunità di avvio di un confronto per trovare soluzioni pertinenti.

Alessandro Cardelli, Pdcs

E’ vero che il problema monofase è reale ed è sentito dalla gente. Ma in realtà dove nasce e quali possono essere le soluzioni? Il Pdl non è firmato dalla maggioranza, ma presentato da una signora che era stata nominata nella commissione Pari opportunità da Civico10, quindi è di una forza di maggioranza. Forse all’interno della maggioranza ci sono visioni distanti? Il governo ha sfiduciato azioni di responsabilità previste dal Pdl. Non è con l’azione di responsabilità diretta degli amministratori che si risolvono i problemi. Se vogliamo attirare investimenti a San Marino è un modo per farlo? Ieri abbiamo presentato un’interpellanza sulla delibera n.130 che parla di una transazione effettuata tra governo e un’azienda in merito alla monofase, scorporando un debito che già c’era. Il debito dell’azienda era di 1,8 mln di euro, quale è la parte di sconto e il mancato incasso per lo Stato? Perché non lo avete detto nella serata ‘operazione verità’? Chi ha debiti monofase li deve pagare, ma non facciamo demagogia e campagne elettorali che il giorno dopo le elezioni vengono sfiduciate. Poi il credito di imposta nei confronti delle banche: noi avevamo proposto l’istituzione di un comitato di sorveglianza. Ad oggi ci risulta non sia ancora stato nominato e la Finanziaria è stata approvata dicembre. Secondo noi era una priorità. Quando il governo darà effettiva risposta ad un articolo votato all’unanimità?

Luca Boschi, C10

Come Civico 10 intervengo per assicurare i cittadini che hanno sostenuto il Pdl sulla conclusione dell’iter del progetto e anche il consigliere Cardelli.

Ci fa molto piacere oggi in Aula ci sia questo Pdl di iniziativa popolare ,termine di un’operazione che abbiamo sostenuto. E’ tun ema che può sembrare popolare, ma anche molto tecnico. Lo abbiamo presentato come Pdl di iniziativa popolare perché è nato tale ad ottobre, anche se poi abbiamo vinto le elezioni. Chiediamo di avere un maggior controllo sui crediti di imposta in modo si verifichi l’effettivo impegno da parte delle banche nel recupero delle difficoltà che possono avere. E’ un tema recepito nell’articolo 41 della legge di bilancio, come C10 ne siamo contenti. Noi nel Pdl popolare prevedevamo 3 commissari, nominati per bando, la legge di dicembre prevede un comitato di sorveglianza. E’ l’inizio di un lavoro di affiancamento e approfondimento in Commissione di questi temi. Vogliamo dire ai cittadini che ci hanno investito di questo impegno che lo faremo con massimo impegno ed attenzione. Sul discorso della transazione, lei sa che è stata fatta seguendo il decreto delegato da voi istituito nella precedente legislatura. Sentire il vostro stupore mi sembra un po’ strano.

Enrico Carattoni, Ssd

Il Pdl di iniziativa popolare, per quanto sia necessario prevedere correttivi, è importante perché introduce il tema politico di cercare di porre fine a un’ingiustizia perpetrata negli anni.

Sandra Giardi, Rete

Il confronto in Aula sulla base del Pdl ci può stare, ma così in sé porta al suo interno dei punti che dovrebbero essere modificati. Se ci ritroviamo nel 2017 a discutere di questo Pdl, molte responsabilità sono in capo a Pa, all’interno il Pdl che prevede le responsabilità di amministratori e sindaci di società, anche gli stessi funzionari posti al recupero delle tasse devono essere inseriti nel Pdl. Una modifica che si può recepire credo sia anche questa: non è solo la pubblica cittadinanza che paga nel non recupero, ma anche chi risiede all’interno degli organi societari ma anche il governo e i responsabili degli uffici che non hanno fatto il necessario per evitare il mancato recupero. L’Articolo 41 finanziaria portava ad una commissione di controllo, cerchiamo di non accavallarla con l’organismo previsto all’articolo 2.

Marco Gatti, Pdcs

Questo Pdl nasce da un sentimento popolare alimentato nel tempo, che è quello di attaccare i governi sulle imposte non riscosse. Attorno all’imposta monofase si fa una battaglia politica, oggi di fronte a questo Pdl mi sarei aspettato un’analisi più approfondita da parte del governo sulla normativa vigente e su come viene proposto il suo cambiamento, perché avrà degli effetti. Viene fuori l’incoerenza, prima si dice di andare a recuperare 1,8 mln di imposte poi si va a transare.

Le azioni di responsabilità sono fatte dai soci nei confronti dell’amministratore che ha danneggiato la società, lo Stato non è socio. Lo Stato ha altri strumenti per rientrare delle imposte, al pari degli altri creditori. Chiedo al governo di elaborare bene le modalità di intervento, siamo disponibili a tutti i confronti per vedere come poter migliorare cose che già funzionano nel nostro ordinamento. L’articolo 2 credo sia superato dalla legge di bilancio e vada applicata immediatamente.

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